Brexit ed Unione Europea: il Futuro delle PMI nella UE

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Brexit e PMI: quale futuro?

Quando si parla di possibili conseguenze della Brexit ed Unione Europea, le PMI sono spesso viste come danneggiate. Eppure, forse il futuro delle imprese non sta nell’UE.

Brexit: il futuro delle PMI sta davvero nell'UE? Cosa comportano i populismi?
Brexit: il futuro delle PMI sta davvero nell’UE? Cosa comportano i populismi?

 

BREXIT E PMI

Un articolo in origine scritto prima della Brexit

Perche’ ho deciso di parlare di Brexit e PMI, nonche’ delle possibilita’ di internazionalizzazione in UK?

A dire la verita’, quando ho originariamente scritto questo articolo – ovvero prima della Brexit – vi sono stato spinto da una notizia che mi aveva colpito.

In poche parole, Boris Johnson – allora sindaco di Londra – aveva espresso il suo ‘orrore’ a seguito della sospensione di John Longworth, leader delle Camere di Commercio Britanniche (BCC).

Precedentemente, Longworth si era espresso a favore della Brexit, ovvero dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.

Secondo i sostenitori della Brexit, dietro questa decisione c’era l’allora primo ministro inglese, David Cameron.

Il progetto paura e' stato controproducente, sia per gli oppositori della Brexit che per l'intellighenzia europea
Il progetto paura e’ stato controproducente, sia per gli oppositori della Brexit che per l’intellighenzia europea

Le conseguenze della Brexit ed il Progetto paura

In particolare, Boris Johnson – attuale primo ministro – aveva dichiarato che John Longworth era stato schiacciato dagli agenti del ‘Progetto Paura.

Si trattava di un chiaro riferimento all’evidente strategia – gia’ adottata in occasione del referendum scozzese – di spingere l’elettorato a votare contro la Brexit al referendum del 23 giugno 2016, giocando sulla paura:

  1. Di cosa sarebbe potuto potrebbe accadere dopo
  2. Dell’ignoto.

In effetti, tutto il fronte globalista mondiale ha giocato parecchio sulle presunte spaventose conseguenze della Brexit.

Ma cosa avrebbe fatto di cosi’ grave Longworth?

In poche parole, non solo si era espresso a favore della Brexit, ma lo aveva fatto sulla base delle conclusioni dei suoi ragionamenti. Secondo Longworth, le imprese britanniche se la sarebbero passata meglio se il Regno Unito fosse uscito dalla UE.

Alle aziende importa fare export. Che sia in UE od altrove, non cambia niente. La Brexit e' un fatto politico, le imprese sono interessate al commercio ed al profitto
Alle aziende importa fare export. Che sia in UE od altrove, non cambia niente. La Brexit e’ un fatto politico, le imprese sono interessate al commercio ed al profitto

Torniamo a Brexit e PMI

Per quanto Longworth avesse parlato a titolo personale, era comunque il massimo rappresentante delle PMI inglesi, la cui grande maggioranza sembrava favorevole alla Brexit.

Come in tanti altri paesi – Svizzera ed Italia per primi – le PMI danno lavoro a tantissime persone.

E’ evidente che una presa di posizione da parte del leader delle Camere di Commercio – supportata da un’analisi economica sul futuro delle PMI – costituiva un chiaro pericolo la fazione che non voleva la Brexit. Come gia’ detto, la strategia di quest’ultima era evidentemente basata sulla paura dell’ignoto.

Al di la’ delle considerazioni precedenti, non nego di provare simpatia per una persona che – nello stato culla della democrazia – e’ stata “colpita” per avere espresso la sua onesta opinione su cio’ che riteneva meglio per le PMI che “rappresentava”.

Il futuro delle PMI sta nei traffici commerciali - anche marittimi - non nella burocrazia dell'Unione Europea
Il futuro delle PMI sta nei traffici commerciali – anche marittimi – non nella burocrazia dell’Unione Europea

 

COME SI E’ ARRIVATI ALLA BREXIT?

Provo sempre disagio quando vedo la politica “sconfinare” indebitamente nell’economia. Per quanto questo “sconfinare” sia ormai pratica comune nell’Unione Europea – con le conseguenze che mi sembrano evidenti – la trovo una pessima abitudine.

Per questo aspetto rinvio comunque al mio articolo La Strategia Politico-Economica Russa della UE.

I lavoratori dall'Est Europa hanno portato molta manualita' prima carente nell'Europa Occidentale
I lavoratori dall’Est Europa hanno portato molta manualita’ prima carente nell’Europa Occidentale

I primi passi della Brexit

Oserei dire che la Brexit ha iniziato i primi passi con il grande afflusso di europei dell’Est Europa – Polonia in primis. Si tratta di persone spesso in grado di svolgere in modo soddisfacente tutti quei lavori – aggiustare scarpe, idraulica, muratori, ecc. – che erano stati “dimenticati” dagli inglesi.

In questo caso, il malumore era limitato perche’ si trattava comunque di lavoratori qualificati e necessari. Inoltre, essi erano necessari a causa dell’elevato costo dei pochi operatori inglesi del settore.

Si trattava del periodo del boom immobiliare. Ora il boom non e’ piu’ tale.

Cominciarono ad arrivare anche molti lavoratori non qualificati, perche’ le regole UE prevedevano la libera circolazione. Anche gli operai – o simili – inglesi cominciarono a lamentarsi.

Una PMI puo' andare molto lontano, proprio grazie alla sua flessibilita'. Bastano una buona analisi geopolitica, una eccellente strategia aziendale ed una strategia di internazionalizzazione adeguata
Una PMI puo’ andare molto lontano, proprio grazie alla sua flessibilita’. Bastano una buona analisi geopolitica, una eccellente strategia aziendale ed una strategia di internazionalizzazione adeguata

Le PMI e l’Unione Europea

Molte PMI si trovano “schiacciate” dalla UE e dall’enorme burocrazia.

Inoltre, i vari contributi/finanziamenti europei sono difficili da ottenere per le PMI perche’ bisogna:

  1. Conoscere bene il complesso sistema UE
  2. Spesso ricorrere a risorse esterne, con costi che non e’ detto siano ripagati con il successo.

Mi sembra evidente che a ricevere vantaggi dalla permanenza nell’Unione Europea siano state principalmente aziende di una certa dimensione. Queste aziende hanno comunque dovuto patire gravi danni economici dalla politica della UE di usare l’economia come continuazione della politica con altri mezzi – vedi le sanzioni economiche contro la Russia.

Non sara' politically correct dirlo, ma l'immigrazione in Europa viene percepita come un pericolo da PMI e popolazione
Non sara’ politically correct dirlo, ma l’immigrazione in Europa viene percepita come un pericolo da PMI e popolazione

L’immigrazione in Europa

L’immigrazione – ed in particolare il relativo “progetto” europeo – e’ un evidente fallimento. Il fenomeno migranti viene percepito dalle PMI inglesi come un’evidente minaccia economica.

Dell’evidente fallimento del progetto – ammesso che si possa chiamare cosi’ – europeo di immigrazione ho gia’ scritto estensivamente in Immigrazione – Conseguenze Strategiche ed Aspetti di Gestione. Vi invito a leggerlo per approfondire.

In questo momento, poi, l’immigrazione viene percepita come una minaccia immediata da gran parte della popolazione europea.

Per quanto riguarda l’Inghilterra, ricordo la situazione di Calais, dove migliaia di migranti erano accampati in un’area chiamata La giungla e stavano cercando in tutti i modi di raggiungere gli UK.

A tutto cio’ si aggiungono le pratiche – non esattamente best-practice – della UE.

 

DICIAMOCELO: L’UNIONE EUROPEA SE L’E’ CERCATA

La UE si sta disintegrando?

Di quello che ho chiamato la Caduta degli Dei, ovvero l’inizio dello sfaldamento dell’Unione Europea, ho gia’ parlato estensivamente in tre lunghi articoli. Il terzo articolo si intitola La Caduta degli Dei – Parte 3: l’Inizio della Fine per la UE?

Rimarco qui l’intransigenza della UE: le regole vanno rispettate a tutti i costi anche quando si rivelano:

  1. Chiaramente inadeguate alla situazione
  2. Spesso incomprensibili per la popolazione, la grande dimenticata dall’intellighenzia europea.

I singoli stati, come rispondono al cittadino od alla PMI con esigenze specifiche? Con un E’ una regola europea e non possiamo farci niente.

Pessima risposta, soprattutto per la PMI che ha necessita’ di flessibilita’ e di un minimo di comprensione degli specifici problemi.

Brexit e populismo - nonche' movimenti che vanno oltre come i Gilets jaunes - portano a chiedersi quale se la UE ha un futuro
Brexit e populismo – nonche’ movimenti che vanno oltre come i Gilet gialli – portano a chiedersi quale se la UE ha un futuro

Brexit e PMI: il futuro delle PMI sta nell’Unione Europea?

E’ evidente che:

  1. Spesso, regole universali fatte sulla base del consenso di parecchi paesi non sono ne’ carne ne’ pesce
  2. L’Europa e’ grande ed ha molte peculiarita’ che spesso e volentieri costituiscono fonte di entrate delle PMI
  3. E’ sempre stato detto ai cittadini che l’Unione Europea avrebbe portato benessere e prosperita’. Questo era il caso della CEE, ma da quando l’Europa – con la UE – ha cominciato a fare politica estera il benessere ha cominciato a sparire
  4. L’idea di Europa era sottesa dalla pace. Onestamente, mi sembra evidente che la politica estera dell’Unione Europea degli ultimi anni sta portando a fortissime tensioni con la Russia – ed alla perdita di decine e decine di miliardi per le imprese
  5. Brexit e PMI non sono incompatibili.
Questo e' un grandissimo e reale problema per l'Unione Europea. Social media e Facebook - ironia sul potere geopolitico del social network
Questo e’ un grandissimo e reale problema per l’Unione Europea. Social media e Facebook – ironia sul potere geopolitico del social network

Alcuni dei tanti problemi della UE:

  1. La UE non risponde ai cittadini, bensi’ ai vari Consigli e Commissioni. Lo stesso Parlamento Europeo e’ tale solo di nome. Penso che sia controproducente “propagandare” in tutti i modi – anche a danno del commercio e quindi del fatturato delle imprese – la democrazia, per poi non praticarla escludendo (nella pratica) i cittadini dal processo democratico
  2. L’evidente “fanatismo” dei politici europei per l’immigrazione ha fatto loro dimenticare un fattore fondamentale: grandi movimenti di popolazione in breve tempo comportano sconvolgimenti e problemi
  3. L’afflusso di milioni di migranti in brevissimo tempo ha sconvolto l’Europa dei cittadini e delle imprese, ovvero di chi paga le tasse che consentono alla UE ed al suo apparato burocratico di esistere. Alla PMI interessa fare fatturato, ai lavoratori di provvedere per la loro famiglia e la sicurezza, sia economica che fisica. Chiedete a chiunque se gli interessa di piu’ essere nella UE o raddoppiare il fatturato.

Per altre considerazioni, rimando al mio articolo Un Mondo Capovolto: L’Unione Europea Sempre piu’ Globalista e Statalista, la Russia Sempre Meno.

Tutti si ostinano a parlare di Turchia e crisi economica, ma la verita' va ben oltre. La Turchia e' - da tanto - ad elevato rischio geopolitico, non solo per l'export e l'internazionalizzazione
Tutti si ostinano a parlare di Turchia e crisi economica, ma la verita’ va ben oltre. La Turchia e’ – da tanto – ad elevato rischio geopolitico, non solo per l’export e l’internazionalizzazione

 

ENTRATA DELLA TURCHIA NELL’UNIONE EUROPEA

Che pensa l’uomo della strada?

Dal punto di vista dell’uomo della strada, sulla Turchia la UE predica bene ma razzola male:

  1. Parla di principi, diritti umani e democrazia, ma poi vuole – ultimamente un po’ meno – la Turchia in Europa
  2. Si pone in una situazione altamente conflittuale con la Russia per questioni di principio, ma appoggia la Turchia. Quest’ultima non esita a: “ricattare” la UE con i profughi, ad abbattere un aereo russo per qualche secondo di (presunto) sconfinamento, entrare in Irak, Libia e Siria con forze militari, creare una base militare in Qatar, ecc.
Quali i rischi per le PMI in caso di entrata della Turchia in Unione Europea? Probabilmente, le conseguenze della Brexit saranno molto minori
Quali i rischi per le PMI in caso di entrata della Turchia in Unione Europea? Probabilmente, le conseguenze della Brexit saranno molto minori

Cosa comporterebbe l’entrata in UE della Turchia?

In breve:

  1. La concorrenza a basso prezzo delle miriadi di imprese turche
  2. Milioni di turchi si sposterebbero in Europa. Molti di questi costituirebbero PMI, specialmente piccole imprese artigiane. Si tratterebbe di un duro colpo per molte piccole e medie imprese, nonche’ per milioni di lavoratori europei
  3. I milioni di profughi presenti in Turchia e/o dintorni si riverserebbero in Europa
  4. La Turchia contribuirebbe a tutte le decisioni – a qualunque livello – all’interno della UE. Ovviamente, le esigenze delle imprese turche sono spesso in totale contrasto con quelle europee – ne seguirebbero regole spesso (ancora) piu’ “assurde” di quelle vigenti
  5. Tutti i paesi dell’Unione presentano un ambiente democratico e rispettoso dei diritti basilari, del diritto di parola, ecc. Cosa farebbe la UE? Comincerebbe con le eccezioni, magari anche all’interno dell’Europa? E con quali conseguenze sul commercio?
  6. Visti i fatti degli ultimi mesi, una UE ancora piu’ vincolata a politiche “assurde” e forse addirittura “avventuristiche”
  7. Infine, c’e’ l’aspetto Grande Turchia da prendere in considerazione.
Brexit ed Unione Europea: l'intellighenzia di quest'ultima ha fatto ampio uso della paura per cercare di fermare l'addio degli UK
Brexit ed Unione Europea: l’intellighenzia di quest’ultima ha fatto ampio uso della paura per cercare di fermare l’addio degli UK

 

LA STRADA DELLA PAURA

Non si ferma la Brexit con la paura

Devo confessare che la strada intrapresa dal governo inglese – ma non solo – mi ha stupito. Cercare di convincere i cittadini a mantenere lo status quo con la paura, ovvero con una propaganda che faceva leva sulle possibili conseguenze negative od addirittura catastrofiche, mi sembra totalmente in disarmonia con i principi europei.

Ci si aspetterebbe un simile atteggiamento da parte magari di qualche frangia politica, non dai rappresentanti dei partiti moderati.

A cio’ si aggiungono l’affare Longworth e le parole di Boris Johnson, che ha parlato del ‘Progetto Paura‘.

Per approfondire questi aspetti, consiglio la lettura di Terrorismo, Immigrazione e Brexit – Questione di Marketing.

Il futuro delle aziende non deve essere "condizionato" da paure "instillate"
Il futuro delle aziende non deve essere “condizionato” da paure “instillate”

Brexit e PMI: la paura non fa bene all’export

Certi atteggiamenti rivelano la debolezza della costruzione europea. Tale costruzione che non riesce piu’ a giustificare la propria esistenza in termini positivi. Onestamente, mi sarei aspettato una simile reazione da parte dell’Unione Sovietica di un tempo.

Il futuro delle PMI non sta certamente nella paura. Non comprendo questa ansia di associare a tutti i costi disastri immani a Brexit e PMI.

Per quanto riguarda la situazione europea – dal punto di vista delle imprese – in questo momento, rinvio all’articolo Le Imprese Dovrebbero Prepararsi ad Affrontare il Collasso della UE?

Comunque sia, mi sembra una strada che non solo non ha evitato la Brexit, ma che non portera’ lontano. La paura non e’ mai costruttiva ed ha la cattiva abitudine di alimentare se’ stessa una volta scatenata.

Al di la’ delle conseguenze sull’opinione pubblica anche se avesse vinto il NO alla Brexit, ci si chiede se la paura diventera’ un’arma di propaganda abituale. In quest’ultimo caso, i capi politici europei dovrebbero forse rileggere la storia – e le conseguenze ultime dell’uso della paura.

Ricordo infine che le imprese ed il commercio hanno bisogno di un clima sereno e rilassato, altrimenti deperiscono.

La Brexit non e' altro che un evento nella lunga storia del'umanita'
La Brexit non e’ altro che un evento nella lunga storia del’umanita’

 

LE CONSEGUENZE DELLA BREXIT POTREBBERO ESSERE POSITIVE PER LE PMI, ANCHE TICINESI ED ITALIANE

L’Inghilterra e’ un membro estremamente importante della UE

Chi sa che Londra e’ non solo una delle principali borse mondiali ma anche, e soprattutto, il primo mercato – merci – mondiale?

Chi ha detto che Brexit e PMI non possono andare d’accordo?

Quando la Brexit diventera’ un fatto, le imprese non saranno piu’ vincolate:

  1. Alle decisioni – embarghi e/o sanzioni inclusi – dell’Unione
  2. Alla pletora di regolamenti ed alla burocrazia.
Le consulenze di export ed internazionalizzazione dovrebbero pensare al commercio estero, non alle paure dell'intellighenzia mondialista - spesso legate all'ideologia. Scusate la franchezza
Le consulenze di export ed internazionalizzazione dovrebbero pensare ai mercati esteri, non alle paure dell’intellighenzia mondialista – spesso legate all’ideologia. Scusate la franchezza

Brexit potrebbe significare opportunita’ per le imprese

L’impresa basata – o con operazioni – nel Regno Unito avra’ di nuovo il mondo “a disposizione”.

Passando alle imprese italiane e ticinesi, eventuali operazioni in Inghilterra darebbero enormi vantaggi – soprattutto alle prime. Se la Svizzera non fa parte della UE, e’ comunque evidente che:

  1. La posizione inglese – dopo la Brexit – potrebbe costituire un’interessante opportunita’
  2. Le imprese italiane potrebbero espandere enormemente le proprie possibilita’, probabilmente liberandosi del tutto od in parte dei lacciuoli Europei.

In poche parole, consiglierei alle aziende di tenere d’occhio gli sviluppi dell’opinione pubblica in UK: l’impresa che sa prendere l’occasione al balzo potrebbe forse guadagnarci dalla Brexit.

Come potete vedere, le conseguenze della Brexit non saranno necessariamente negative.

Brexit e PMI? Forse tanti dipingono cosi' il futuro, ma l'impresa dovrebbe fare i suoi conti senza avere paura di chissa' che cosa
Brexit e PMI? Forse tanti dipingono cosi’ il futuro, ma l’impresa dovrebbe fare i suoi conti senza avere paura di chissa’ che cosa

La PMI giudiziosa dovrebbe prepararsi alla Brexit, non vivere nella paura

Per concludere, consiglierei alle imprese – ed in particolare alle PMI – di:

  1. Prepararsi alla Brexit operativa, in modo da poterne trarre vantaggio
  2. Prendere in considerazione un eventuale inizio di collasso dell’Unione Europea in tempi brevi o medi – indipendentemente da cosa accadra’ i Gran Bretagna
  3. Prendere sempre in considerazione anche mercati extra UE. I rischi di export ed internazionalizzazione non sono poi tanto piu’ grandi di quelli di operare in Europa – se si fanno le cose con testa sono talvolta addirittura minori che nel Vecchio Continente.
Ho scritto parecchi articoli su Brexit ed Unione Europea: se desideri saperne di piu', mandami un messaggio. Curo molto la discrezione e la confidenzialita'
Ho scritto parecchi articoli su Brexit ed Unione Europea: se desideri saperne di piu’, mandami un messaggio. Curo molto la discrezione e la confidenzialita’

 

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Mi fa sempre piacere rispondere ai commenti.

Questo e’ un articolo divulgativo. Se desideri una consulenza approfondita e dedicata ala tua impresa, scrivimi quando vuoi.

In ogni caso, rispondero’ appena possibile.

Mi occupo di:

  1. Export ed internazionalizzazione
  2. Industria 4.0, perizie incluse
  3. Project management
  4. Risk ed emergency management
  5. Analisi geopolitiche – soprattutto per le aziende
  6. Strategia aziendale.
Mi occupo anche di Society 5.0: il progetto Societa' 5.0 e' il primo progetto operativo in Italia - con il primo convegno in assoluto
Mi occupo anche di Society 5.0: il progetto Societa’ 5.0 e’ il primo progetto operativo in Italia – con il primo convegno in assoluto

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