Export del Grano Russo: Fattori Geopolitici e Marittimi

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Export del grano Russo – fattori geopolitici e marittimi
Export del grano Russo: i fattori geopolitici e marittimi sono fondamentali

L’export del grano russo ha soppiantato quello USA, in particolare in Medio Oriente. Quanti sconvolgimenti geopolitici recenti sono in realta’ legati alla posizione dei porti russi ed alle rotte marittime?

Export e geopolitica vanno a braccetto. Giusto per dirne una: pensate forse di dimenticare le rotte marittime nel vostro progetto di internazionalizzazione?
Export e geopolitica vanno a braccetto. Giusto per dirne una: pensate forse di dimenticare le rotte marittime nel vostro progetto di internazionalizzazione?

 

PORTI RUSSI E ROTTE MARITTIME

Perche’ l’export del grano russo?

Export e geopolitica sono strettamente legati.

Volete un esempio? Parliamo di porti russi e rotte marittime.

Per questo articolo parto dal mio pensiero geopolitico e da un pezzo su RT: US losing out to Russian wheat exports.

In poche parole, la domanda che mi pongo e’: i recenti sconvolgimenti epocali relativi all’export del grano, sono per caso legati in qualche modo alla posizione dei porti russi?

Una analisi geopolitica di spessore ha ben poco a che fare con gli articoli - spesso "ideologici" - pubblicati su rinomate riviste come Limes. Perlomeno, questo e' il mio parere
Una analisi geopolitica di spessore ha ben poco a che fare con gli articoli – spesso “ideologici” – pubblicati su rinomate riviste come Limes. Perlomeno, questo e’ il mio parere

Domande geopolitiche

Che dire delle crisi:

  1. Siriana?
  2. Di qualche tempo fa tra Turchia e Russia?
  3. Tra Russia ed Ucraina?

Non e’ che molte delle decisioni politiche – sia della Russia che degli USA ed altri – siano in realta’ legate:

  1. A fattori economici, ed in particolare alle rotte marittime?
  2. Alla posizione dei porti?

Ma partiamo con calma.

Grano russo: export e' di nuovo un termine associato alla Russia, dopo decenni in cui l'Unione Sovietica ha dovuto importare grano - soprattutto dagli USA
Grano russo: export e’ di nuovo un termine associato alla Russia, dopo decenni in cui l’Unione Sovietica ha dovuto importare grano – soprattutto dagli USA

 

L’ARTICOLO DI RT SULL’EXPORT

L’informazione e’ fondamentale

Cerco di spulciare tra gli articoli di RT ogni giorno, perche’ vi si possono trovare articoli – spesso in esclusiva assoluta – estremamente interessanti.

Specifico cio’, perche’ in Occidente tale testata viene spesso descritta come propaganda pura. Invece, vi si trovano spesso:

  1. Articoli di spessore
  2. Pezzi su argomenti di cui in Occidente – Unione Europea per prima – nessuno parla mai.

Per un export manager – e se e’ per questo anche per le imprese – e’ fondamentale capire cosa:

  1. Succede ora
  2. Accadra’ o potrebbe accadere. E’ quindi assolutamente necessaria l’informazione, ma non quella che si sente o legge normalmente.
Export e geopolitica sono spesso collegati, ma raramente come nel caso del grano tale rapporto tanto evidente a chi vuole vedere
Export e geopolitica sono spesso collegati, ma raramente come nel caso del grano tale rapporto tanto evidente a chi vuole vedere

Cosa succede al mercato del grano?

Tornando a noi, fondamentalmente l’articolo in questione dice che:

  1. A causa di una serie di fattori, il principale esportatore di grano – al posto degli Stati Uniti – e’ ora la Russia.
  2. Se un tempo il mercato del grano in Medio Oriente era “cosa” americana, ora e’ monopolizzato dalla Russia.
  3. L’export russo di grano via Mar Nero ha raggiunto il valore di 185 USD per tonnellata ed e’ probabilmente destinato ad aumentare. Per quanto riguarda l’importanza geopolitica del Mar nero e le implicazioni – Crimea, Donbass, Iran, crisi russo-ucrina e russo-turca – consiglio caldamente di leggere il mio articolo Il Mar Nero e le Rotte dell’Export, cui faro’ spesso riferimento.
  4. Per il 2016, era previsto un record di produzione russa ed un minimo di produzione americana.
  5. Il raccolto, soprattutto nella Russia meridionale, era previsto buono.
  6. Il raccolto di grano ucraino potrebbe essere sceso del 9% circa.
Senza porti in posizione geografica utile e rotte marittime sicure, l'export russo corre seri pericoli
Senza porti in posizione geografica utile e rotte marittime sicure, l’export russo corre seri pericoli

 

LE IMPLICAZIONI PER L’EXPORT E LA GEOPOLITICA

Le conseguenze di quanto visto sono enormi:

  1. La Russia sta tornando ad essere un vera potenza. Per quanto – ad esempio – l’Unione Europea si ostini a non capirlo, senza un’economia adeguata nessun paese puo’ essere una vera potenza
  2. Se la Russia ha compreso la lezione della caduta dell’Unione Sovietica, la UE rischia di fare la stessa fine dell’URSS. Forse nel mondo delle imprese se ne parla poco – come del resto nella societa’ – ma il mercato agricolo e’ immenso ed ha enormi implicazioni geopolitiche
  3. Alla perdita di prestigio – e di amici, Egitto ed Irak per primi – americana nel Medio Oriente allargato, si accompagna ora la perdita del mercato del grano – a favore della Russia. Nei paesi dell’area,ed un po’ in tutti i paesi arabi, spesso i governi ricorrono a sovvenzionamenti per la popolazione – spesso il pane e’ il primo bene che riceve sovvenzioni da parte degli stati. Ricordo che si tratta spesso di popolazioni giovani, con scarse prospettive lavorative.
  4. Ovviamente, e’ proprio per il Mar Nero (e gli stretti turchi) che passa la gran parte dell’export di grano russo – compreso quello per il Medio Oriente.
Un solo sommergibile e' in grado di paralizzare un porto - vedi la guerra delle Falkland. In fotografia: un sottomarino d'attacco a propulsione nucleare americano
Un solo sommergibile e’ in grado di paralizzare un porto – vedi la guerra delle Falkland. In fotografia: un sottomarino d’attacco a propulsione nucleare americano

Conseguenze sui mercati mondiali del grano:

  1. Il calo dell’export americano sara’ forse dovuto anche a fattori congiunturali – ad esempio la superficie seminata. Tuttavia, il valore del dollaro – e la debolezza del rublo – ed i cambiamenti climatici non lo sono. Di sicuro non sono congiunturali gli sconvolgimenti geopolitici nel Medio Oriente, e tantomeno la crescente influenza russa
  2. Un eccellente raccolto per il 2016, soprattutto nel sud – leggi Mar Nero – della Russia, da’ garanzia di export verso il Medio Oriente – ovvero garanzia di grano a prezzo minore di quello americano con cui sfamare popolazioni spesso insoddisfatte
  3. Se la Russia sale, l’Ucraina scende. Non si parlera’ piu’ di granaio dell’Europa e l’importanza commerciale dell’Ucraina diminuira’. Senza economia non si fa politica a lungo – ricordate quanto ho scritto all’inizio?

 

I PORTI

I porti russi in Russia ed in Siria

Della posizione dei porti russi ho parlato a lungo nel gia’ citato Il Mar Nero e le Rotte dell’Export.

Ricordo qui che:

  1. Il controllo di Crimea e Donbass consente di controllare l’accesso a detti porti
  2. L’export russo – e con esso la Russia – verrebbe rovinato in caso di chiusura degli stretti turchi al traffico russo.

Il porto di Tartus in Siria e’ l’unico porto russo:

  1. In Mediterraneo – ovvero oltre il Bosforo
  2. Oltremare della Russia.
L'aviazione russa dispone ormai dei piu' potenti missili anti-nave del mondo. Garantire la sicurezza dei porti russi e delle rotte marittime implica la capacita' di colpire con successo le unita' navali nemiche
L’aviazione russa dispone ormai dei piu’ potenti missili anti-nave del mondo. Garantire la sicurezza dei porti russi e delle rotte marittime implica la capacita’ di colpire con successo le unita’ navali nemiche

La Turchia e la Siria

Ma cosa c’entrano questi due fattori?, mi chiederete ora.

Ebbene, se la Turchia chiudesse il Bosforo ai russi, l’enorme mercato del grano del Medio Oriente – e non solo – tornerebbe ad essere “cosa” americana. Sono ovvie tutte le conseguenze economiche e geopolitiche.

Dei fattori geopolitici ad alto livello ho trattato estensivamente in Siria: le Conseguenze della Grande Strategia USA in Medio Oriente, in cui tra l’altro scrivevo: ‘… Il problema siriano, visto dagli USA, e’ semplice: si tratta di un governo non favorevole agli USA, nonche’ (fino a ”ieri”) l’ultimo baluardo russo in Medio Oriente ed in Mediterraneo …’

Considerate le capacita' dei missili anti-nave attuali, un blocco navale come quelli storici e' sempre piu' complicato. I cinesi schierano addirittura missili balistici con capacita' anti-nave
Considerate le capacita’ dei missili anti-nave attuali, un blocco navale come quelli storici e’ sempre piu’ complicato. I cinesi schierano addirittura missili balistici con capacita’ anti-nave

Il Bosforo e l’export del grano russo

La domanda che conta veramente e’: se veramente i turchi chiudessero il Bosforo e quindi la Russia si trovasse isolata commercialmente, non sarebbe forse guerra o perlomeno blocco commerciale? Questo, soprattutto se vi fossero “problemi” anche sul Mar Baltico.

Come potrebbe la Russia dare corso a tale blocco senza una base navale in Mediterraneo – grazie alla quale la marina russa potrebbe effettivamente impedire export ed import turchi?

L’unico modo per impedirlo sarebbe un intervento americano o della NATO, ma a quel punto sarebbe guerra aperta – e pure mondiale.

Forse ora e’ evidente l’importanza che la Siria riveste per la Russia. Non si parla solo di export del grano, ma anche della sopravvivenza commerciale del paese – ovvero della sopravvivenza russa.

Rotte marittime, geopolitica ed export: la US Navy e' ancora molto potente, ma ci sono seri dubbi sull areale capacita' delle sue portaerei di sopravvivere agli attacchi russi. D'altra parte, i sottomarini russi sono probabilmente in grado di paralizzare l'export americano
Rotte marittime, geopolitica ed export: la US Navy e’ ancora molto potente, ma ci sono seri dubbi sull areale capacita’ delle sue portaerei di sopravvivere agli attacchi russi. D’altra parte, i sottomarini russi sono probabilmente in grado di paralizzare l’export americano

 

GLI SCACCHI GEOPOLITICI ED I “TERRICOLI”

Perche’ export e geopolitica?

Suppongo che ora sia piu’ facile, per il responsabile di impresa che vuole fare export ed internazionalizzazione, comprendere il concetto di geopolitica:

  1. I fattori politici ed economici diventano inestricabili
  2. E’ difficile distinguere le implicazioni degli uni e degli altri.

Un una cosa e’ certa: non si possono fare ne’ export, ne’ geopolitica senza prendere in considerazione le rotte marittime – anzi, senza partire dalle rotte dell’import e dell’export.

Resto quindi basito quando leggo cosiddette analisi geopolitiche che:

  1. Non prendono proprio in considerazione le rotte marittime. Un esempio: la marea di articoli e dissertazioni che vorrebbero capire le motivazioni russe senza analizzare il fattore porti. Stranamente, le motivazioni USA non vengono quasi mai prese in considerazione fuori dagli Stati Uniti
  2. Parlano di export ma dimenticano che spesso e volentieri si fa via mare
  3. Parlano di politica a go-go, ma poco-niente si sente di fattori economici
  4. Accennano a presunti “interessi” economici, senza pero’ mai sfiorare l’aspetto marittimo
  5. Non riescono evidentemente a capire il legame tra export e geopolitica.
Pare che unita' come grossi cacciatorpediniere ed incrociatori siano spesso considerati molto piu' flessibili delle vulnerabili portaerei. L'incrociatore Moskva della marina russa ha fornito copertura anti-aerea nella prima fase dell'intervento russo in Siria
Pare che unita’ come grossi cacciatorpediniere ed incrociatori siano spesso considerati molto piu’ flessibili delle vulnerabili portaerei. L’incrociatore Moskva della marina russa ha fornito copertura anti-aerea nella prima fase dell’intervento russo in Siria

Export del grano russo e geopolitica

Personalmente, ne ho sentite di tutti i colori, soprattutto sulle motivazioni russe. Motivazioni che mi sembrano molto semplici. Forse e’ cosi’ perche’ – anche se preferisco le montagne – non ho mai dimenticato che circa il 70% della superficie terrestre e’ costituito da acqua.

Scherzosamente, mi piace pensare a coloro che parlano di export ma “dimenticano” il fattore marittimo come ai “terricoli”. Un po’ di ironia scherzosa non guasta e fa sorridere.

Tornando seri, potete ora vedere quanta importanza abbia la geopolitica sull’export e l’internazionalizzazione delle imprese. Siamo partiti da un articolo sull’export del grano russo, ma siamo arrivati :

  1. Alla grande strategia delle super-potenze
  2. Alle vere motivazioni di alcune tra le principali crisi del momento – dalla Crimea al Donbass, dal Mar Nero al Mar Baltico, dal Mediterraneo all’Iraned alle possibili conseguenze.
E' ormai certo che uno dei motivi che spinse la Germania di Hitler ad attaccare l'Unione sovietica fu la carenza di grano. E' strano: nessuno mai parla di questo fatto. Del resto, ben pochi parlano dell'influenza startegica dell'export del grano russo
E’ ormai certo che uno dei motivi che spinse la Germania di Hitler ad attaccare l’Unione sovietica fu la carenza di grano. E’ strano: nessuno mai parla di questo fatto. Del resto, ben pochi parlano dell’influenza startegica dell’export del grano russo

 

DOMANDE DEI LETTORI

Domanda

Pensa che il grano possa essere la causa di una guerra mondiale?

Risposta

Vista la crescita della popolazione mondiale e quanto acccaduto in Ruanda, penso che una o piu’ guerre per le fonti alimentari siano possibile. Ritengo inoltre probabili delle guerre per le fonti idriche.

Come abbiamo visto, lexport del grano russo e’ stato fondamentale per il ritorno della Russia in Medio Oriente.

La Russia dispone di enormi distese agricole e grandi riserve idriche, per cui prima o poi qualcuno ci fara’ un pensiero.

Una guerra mondiale? Considerati tutti i fattori critici del momento – o prevedibili a breve – potrebbe scoppiare, magari a seguito di un’escalation.

C’e’ infine da considerare l’impensabile: qualcuno che usi armi nucleari o batteriologiche, con conseguente distruzione o contaminazione delle fonti alimentari ed idriche.

Una seria analisi geopolitica e' fondamentale per esportare ed internazionalizzare. Si tratta di un settore dove non ci si improvvisa perche' la geopolitica e' divenatta di moda: servono anni di passione e studio. Nella figura: un incrociatore da battaglia russo della classe Kirov - normalmente, uno solo e' in servizio
Una seria analisi geopolitica e’ fondamentale per esportare ed internazionalizzare. Si tratta di un settore dove non ci si improvvisa perche’ la geopolitica e’ divenatta di moda: servono anni di passione e studio. In figura: un incrociatore da battaglia russo della classe Kirov – normalmente, uno solo e’ in servizio

 

ANALISI GEOPOLITICHE ED EXPORT

Informazioni

Come sapete, ho sempre avuto la passione della geopolitica e della strategia – non solo aziendale.

Aggiungeteci la lunga esperienza estera, ed avete il risultato finale: analisi geopolitiche, concepite anche per le aziende interessate ai mercati esteri.

Al di la’ di articoli divulgativi come questo, faccio analisi approfondite e dedicate. In poche parole, si tratta di veri e propri rapporti concepiti per l’azienda interessata.

Ovviamente, senza una notevole dose di pensiero strategico non c’e’ analisi che tenga. Ma pare che questo concetto sia sconosciuto in questa epoca in cui tutti diventano scrittori o consulenti dell’argomento piu’ trendy.

Interessati ad export e geopolitica? Scrivetemi o commentate questo articolo
Interessati ad export e geopolitica? Scrivetemi o commentate questo articolo

Contatti

Se vi interessano analisi geopolitiche ed export, fatevi sentire:

  1. Commentando questo articolo
  2. Scrivendomi.

Un’ultima cosa: non scrivo su Limes et similia, anche se tanti anni fa sono stato uno dei primissimi lettori di Limes stessa. A dire la verita’, non la leggo nemmeno piu’ da tanti anni.

Adesso vedete voi.

Ps: posto molto piu’ frequentemente anche sul canale Telegram di Export OK, dove trovate anche post brevi o brevissimi.

Il leone studia e pianifica. Volete essere leoni, andare allo sbaraglio, od addirittura affidarvi ad un consulente la cui esperienza si limita ad una rivista geopolitica?
Il leone studia e pianifica. Volete essere leoni, andare allo sbaraglio, od addirittura affidarvi ad un consulente la cui esperienza si limita ad una rivista geopolitica?

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