Geopolitica Italiana: News e Rischi

Improbabile che lo leggiate sulla rivista Limes: geopolitica italiana e’ sinonimo di un’enorme instabilita’ latente ed elevati rischi. Ma questo e’ difficile che lo leggiate sulle news geopolitiche.

RISCHI GEOPOLITICI IN ITALIA?
Geopolitica italiana e rischi
Molti parlano di estero, praticamente nessuno parla di rischi e geopolitica italiana – ovvero legata a cio’ che sta accadendo o puo’ accadere nel Paese.
In Italia molti troveranno strano l’argomento di questo articolo. Eppure, secondo me si tratta di un argomento di grande attualita’.
Forse qualcuno si chiedera’ perche’ sono cosi’ critico della rivista Limes. Ebbene, ecco il mio pensiero:
- Ho cominciato a leggerla fin dal primo numero. Poi non riuscivo nemmeno piu’ ad aprirla
- Secondo me, non e’ scevra da posizioni idologiche
- Alcuni articoli sono – sempre secondo me – superficiali
- Non mi sembra che affronti mai i veri problemi italiani – ovvero i meccanismi poco/niente noti al grande pubblico
- E’ riuscita a porsi come lo standard, per cui ha grande influenza presso chi non mastica la materia – inclusa buona parte dell’intellighenzia. Questo rende chiaro il motivo per cui ne parlo – gli effetti di Limes
- Fa tendenza, e finisce li’.

Il caso dell’Unione Europea
Quasi quattro anni fa ho dedicato un articolo ai rischi geopolitici per le imprese in Europa. Si e’ trattato di un articolo profetico, in cui tra l’altro scrivevo: ‘… l’Unione Europea rischia la dissoluzione entro pochi anni od addirittura in pochi mesi …’.
Scrivevo inoltre: ‘… Da ricordare che l’evidente malcontento di larghe fasce della popolazione verso la politica europea, od addirittura l’unione stessa, sta raggiungendo nuovi apici …’
Quattro anni fa, che io sappia nessun altro ipotizzava una dissoluzione della UE in tempi brevi-medi. Eppure:
- Ora ci siamo
- La Brexit e’ qui
- I populisti – o sovranisti – hanno raggiunto risultati per molti impensabili qualche anno fa
- Del reale rischio di dissoluzione dell’Unione Europea parlano ora in molti.

La geopolitica italiana
Per quanto visto, ritengo che sia arrivato il momento di parlare seriamente di geopolitica italiana e rischi.
Diciamolo chiaramente – l’Italia e’:
- Sempre piu’ instabile
- Chiaramente ad elevato rischio “anomalie”.
Gli avvenimenti degli ultimi anni ed i risultati delle elezioni indicano una crescente disaffezione degli italiani per la politica.
Per inciso, considero fattori che hanno avuto un effetto notevole sull’opinione pubblica e che potrebbero essere stati catalizzatori di grandi cambiamenti la:
- Vittoria del no al referendum sulla riforma costituzionale
- Serie di terremoti che ha colpito il Centro Italia e la situazione dei terremotati – nelle tende nonostante il gelo.
Rimando all’articolo citato per un’analisi dei principali fattori di instabilita’ a livello europeo – e quindi anche italiano. Vorrei infatti concentrarmi su alcuni aspetti specificatamente italiani.

NEWS GEOPOLITICHE ITALIANE
Terremoti politici
La situazione politica italiana:
- Perlomeno negli ultimi lustri e’ sempre stata confusa
- Che si si sia ulteriormente deteriorata negli ultimi anni, e’ di fronte a tutti
- Ha una prognosi che non prevede alcun miglioramento – semmai l’esatto contrario.
La situazione attuale:
- Quello che era il principale partito italiano, ovvero il PD (Partito Democratico, erede del PCI – Partito Comunista Italiano) e’ in piena crisi. Si e’ perfino verificata una scissione.
- Il secondo partito, ovvero il M5S (Movimento 5 Stelle), appare piu’ occupato a restare al governo ed a difendere il sindaco di Roma – innanzitutto dalle critiche interne – che altro. La crisi Raggi ha probabilmente provocato cali di consensi e fortissimi
- La Lega – ex Lega Nord – e’ ora di gran lunga il primo partito
- M5S e Lega appaiono impegnati a tentare di “soffiarsi” i rispettivi elettori. Direi che parlare di faida non e’ sbagliato
- Il partito dell’ex premier Berlusconi – Forza Italia – pur esssendo solo l’ombra di un tempo, resiste nei sondaggi
- Cio’ che resta di Alleanza Nazionale, ovvero il piccolo partito FdI (Fratelli d’Italia) e’ ritornato su posizioni di destra e continua a crescere
- Vi e’ una miriade di partiti minori – presenti o meno in parlamento
- Sembrerebbero esservi alleanze varie, alcune per ora piu’ solide (ad esempio, tra Lega e FdI) ed altre di convenienza (ad esempio tra PD ed il M5S).

Parliamo di news geopolitiche
La confusione regna sovrana. L’unica certezza appare essere la scalata al potere come “religione” di tutti i partiti.
In questo scenario, pochi hanno notato le news geopolitiche – ne cito solo due:
- L’ambientalismo che si ispira a Greta Thunberg ha “contagiato” perfino il Parlamento Europeo e la nuova presidente della Commissione Europea
- Vi sono forte “pressioni” per cambiare il modo di vivere in Europa – in nome della sostenibilita’.
Se tutti i partiti – o giu’ di li’ – sono tesi alle prossime elezioni, i cittadini (e le imprese) sembrerebbero considerare tali elezioni come un fattore altamente secondario, una specie di “gioco” dei politici.
Si tratta di una situazione altamente pericolosa: il totale distacco tra le priorita’ della classe politica – che in Italia regola, direttamente od indirettamente, praticamente tutto – e la popolazione.
Ma quali sono le principali preoccupazioni dell’italiano della strada?
TERREMOTATI, IMMIGRAZIONE, DISOCCUPAZIONE, FATTURATO
Lo spartiacque: i terremoti in Italia Centrale
Anni fa, ho spesso trascorso le mie vacanze nelle splendide terre abruzzesi.
Una sera stavo quindi curiosando su Facebook per vedere se era possibile organizzare qualche forma di aiuto per i terremotati del Centro Italia, ed in particolare dell’Abruzzo. Mi sono imbattuto in un video.
In tale video, un terremotato – al gelo – offendeva in tutti i modi possibili ed immaginabili i politici italiani. Ma non e’ questo l’aspetto che mi interessa sottolineare.
Due considerazioni sul video:
- Aveva quasi 4 milioni di visualizzazioni
- Praticamente tutti i miei conoscenti italiani – o perlomeno quelli che bazzicano i socials – lo avevano visto e ne parlavano con rispetto. Quattro milioni di visualizzazioni significa un’audience ben superiore a quella di molti media.

Un fenomeno virale
Non parliamo di fotografie e memes – questi ultimi mettevano spesso a confronto al situazione dei terremotati con quella dei profughi.
Per farla breve, ho rilevato una rabbia mai percepita prima – ovunque: su un treno non veloce italiano, sui socials, nei bar, ecc.
Le foto che mostrano i terremotati al gelo nelle tende mesi dopo le prime scosse, o di animali all’addiaccio, sembrerebbero essere state viste da tutti.

Immigrazione
L’opposizione popolare – veicolata non tanto attraverso i partiti, quanto attraverso gruppi spontanei locali – ai profughi e’ evidentemente sempre piu’ diffusa. Vedi ad esmpio la “rivolta” di Goro-Gorino o la mega-fiaccolata di Abano Terme.
Molto diffusa e’ anche la percezione di insicurezza.
Visto che questa e’ un’analisi geopolitica, lasciamo perdere il politically correct: spesso, l’uomo della strada associa insicurezza ed immigrazione
Quando un popolo comincia a ritenere che le famiglie non siano piu’ al sicuro, la probabilita’ di “anomalie” cresce a dismisura.
Per approfondire gli aspetti strategici dell’immigrazione, vedi il mio articolo Immigrazione – Conseguenze Strategiche ed Aspetti di Gestione.

Disoccupazione ed imprese
La disoccupazione percepita, specie tra i giovani – si tratta di gente istruita – e’ in continuo aumento. Ho percepito la paura di perdere il posto di lavoro praticamente in ogni ambiente che ho frequentato.
E qui veniamo alle imprese: la loro situazione non e’ certo delle migliori, con molte aziende che “galleggiano”.
Il mercato interno non e’ sufficiente a sostenere tutte le imprese, motivo che spinge molte di dette aziende a cercare uno sbocco all’estero. E’ questo il motivo della crescita esponenziale di interesse nell’export e nell’internazionalizzazione.
D’altra parte, la politica estera italiana e della UE sta causando perdite enormi all’export delle imprese – vedi ad esempio Export – Il Suicidio Economico di Italia ed UE.
Insomma, l’impresa italiana tipica – che e’ sempre stata concentrata sul fatturato – fa sempre piu’ fatica a respirare.
A fronte di quanto visto, vi e’ una classe politica che sembrerebbe pensare solo ad una cosa – ed a dare ampia dimostrazione di cio’ su tutti i media: elezioni, legge elettorale, ecc.
LA VITTORIA DEL NO AL REFERENDUM COSTITUZIONALE
Le implicazioni della votazione
Oserei dire che le implicazioni della vittoria del no sono state sottovalutate. E‘ si’ vero che grazie all’apporto decisivo di internet, il si’ ha subito una sconfitta netta, ma non e’ stato solo il si’ ad essere sconfitto.
Non a caso, perfino i partiti per il no – talvolta stranamente poco attivi a livello locale – non hanno piu’ di tanto (o proprio per niente) sottolineato che si e’ trattato della conseguenza di una grande mobilitazione popolare. Faccio notare che nessun partito e’ mai riuscito a convincere una simile percentuale di italiani ad andare a votare.
Per essere precisi, forse e’ accaduto poco dopo la seconda guerra mondiale: degli anziani mi hanno detto che lo spirito della popolazione prima del referendum costituzionale era lo stesso di quello di quegli anni. Qualcosa di fondamentale e sentito era in gioco.
In poche parole, non si e’ trattato della vittoria di alcuni partiti, ma del popolo italiano – che ha preso coscienza della sua forza. Lo ha fatto in un momento in cui le necessita’ della gente italiana sono tante – alcune le abbiamo appena viste.

La reazione dei politici?
La risposta della classe politica consiste nella sagra del voto, come l’ha definita un signore sul treno.
Non mi sembra di avere mai visto uno stacco tra popolazione e intellighenzia cosi’ netto come in Italia.
Ne’ ho mai percepito una rabbia cosi’ acuta prima, perlomeno non in Europa e nemmeno in Italia. Scambiando due chiacchiere con alcuni addetti al banco di pizzerie/ristoranti, ho scoperto che praticamente tutti i clienti esprimono un disprezzo profondo – od addirittura odio – per la classe politica italiana.
Personalmente, quando possibile amo viaggiare sui treni non veloci (di seconda classe) per capire cosa sta accadendo in un paese:
- Un tempo, i passeggeri esprimevano posizioni partigiane per questo o quel partito
- Ora, parlano quasi sempre di ‘politici’ – in termini negativi.

La conta?
Vi ricordate di un altro articolo profetico, ovvero Rischi di Stabilita’ Geopolitica in USA?
In tale articolo scrivevo, otto mesi prima delle elezioni USA: ‘… ma ora sta venendo alla luce, anche grazie ad internet ed alle nuove tecnologie; l’America tradizionale si sta contando …’
Ebbene, e’ mia opinione che col referendum costituzionale gli italiani si siano contati.
Faccio presente quello che e’ avvenuto – e sta ancora avvenendo in Francia: grazie ad internet, i Gilet gialli hanno quasi fatto cadere il presidente Macron.

LA SITUAZIONE ECONOMICA E LE MAFIE
La mafia sta conquistando il Nord Italia?
So che sto per parlare di un qualcosa di cui in Italia ben poco si dice pubblicamente, ma i documenti (anche ufficiali) e l’informazione su internet vanno tutti nello stesso senso: la crisi acuta delle imprese sta favorendo la penetrazione delle mafie nel settore produttivo italiano.
Non stiamo parlando solo del Sud-Italia ma anche, e soprattutto, del Nord-Italia – il cuore economico del Paese. Tuttavia, non mi pare di sentire parlare di cio’ nelle news geopolitiche.
Secondo l’informazione disponibile, sempre piu’ aziende cadono tra le braccia delle mafie. Nel tentativo di salvare la propria impresa, talvolta gli imprenditori si affidano a chi dovrebbero invece evitare – ovvero chi finisce poi con l’assumere il controllo dell’impresa.
Va da se’ che la mafia non fa l’interesse dell’imprenditore, bensi’ il suo.

Un Tabu’ italiano
Pur tuttavia, e nonostante una percezione diffusa della minaccia – Sta alla larga da quella gente, Non e’ un’azienda sana, No i xe aposto, viene detto molto sottovoce – sembra quasi che parlare di cio’ in Italia sia tabu’. Ovviamente, in queste condizioni non vengono intraprese azioni politiche adeguate.
A cio’ si sommano i continui scandali: tangenti e quant’altro.
Se gli italiani – soprattutto gli imprenditori – hanno spesso perso ogni speranza di miglioramento, gli investitori stranieri cercano spesso di stare quanto piu’ lontano possibile dall’Italia.

ANALISI LAMPO DEI RISCHI GEOPOLITICI IN ITALIA
Un paese “ostaggio” della politica
La situazione politica e’ indubbiamente confusa, con i partiti italiani che lottano disperatamente per affermarsi.
In queste condizioni, c’e’ da aspettarsi che le eventuali misure prese dal parlamento saranno in funzione:
- Delle elezioni e/o della popolarita’ che i vari partiti pensano di acquisire presso la popolazione
- Non delle necessita’ del paese o delle aspettative della popolazione.

USA ed Unione Europea
Non c’e’ da aspettarsi alcun intervento efficace di stabilizzazione dell’Unione Europea – e tantomeno degli USA – in Italia, visti:
- Il momento delicato per l’Unione Europea
- La politica estera degli USA dopo l’elezione di Donald Trump negli USA – con conseguente altro fronte aperto dalla UE, ovvero contro il nuovo presidente americano.
Del resto, il risultato delle elezioni – populisti in ascesa – in vari paesi europei fa prevedere che la UE concentrera’ i suoi sforzi in questi tre Paesi prima che in Italia.
Per quanto riguarda gli effetti geopolitici delle elezioni USA, consiglio la lettura di Il Mondo Dopo le Elezioni USA – Un’Analisi Geopolitica: Parte 1, Considerazioni Generali e Stati Uniti.

Una situazione esplosiva
In breve, alcuni elementi esplosivi:
- Imprenditori senza speranza durante una crisi economica
- Disoccupazione reale a due cifre
- Giovani senza speranza di un futuro – tempo fa ho letto la toccante lettera di addio di un giovane precario che si e’ suicidato, un atto di accusa all’intero sistema
- Una classe politica lontanissima dal paese reale
- Il problema immigrazione
- La situazione dei terremotati e la rabbia dell’uomo della strada.

Un solo elemento non basta, ma piu’ elementi?
E mentre gli elementi sopra – ed altri – si mischiano, la classe politica che a tutti gli effetti in Italia decide praticamente tutto e’ occupata nel rito della scalata al potere.
In Italia, tutto sembra ruotare atorno alle elezioni.
La classe politica e’ apparsa dimentica di persone senza casa ed al gelo. Tali persone non sono pero’ mai state dimenticate su internet.
Il risultato del referendum costituzionale potrebbe essere stato il catalizzatore di una “esplosione” senza precedenti. Ho percepito un desiderio di vero cambiamento da parte degli italiani – non il cambiamento come slogan elettorale della fazione del si’, ma un cambiamento radicale di rotta dell’Italia.

Situazione rischi geopolitici italiani: poco propizia
La Brexit e la vittoria di Donald Trump negli USA hanno dato la prova pratica che un cambiamento radicale e’ possibile.
Temo che un’eventuale ulteriore “anomalia” potrebbe scatenare qualcosa del tipo della Primavera Araba. Se anche gli italiani hanno sempre dato prova di una notevole ritrosia a scendere in piazza, potremmo assistere a qualcosa di nuovo.
Infine, la storia italiana insegna che il Paese ha visto progetti di colpo di stato: se la situazione politica dovesse peggiorare oltremisura, non mi sento di escludere un evento del genere.
Conclusioni: rischio geopolitico medio-alto per l’Italia, con prossimita’ che va da pochi mesi a pochi anni.

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