Il Grande Buco nell’Acqua dell’Europa – 1: Export e Geopolitica
Molti parlano di cartina politica dell’Europa, pochi di geopolitica. La UE come gestisce i rapporti internazionali con altre nazioni? Quali sono le conseguenze sull’export dei paesi europei?
Video: Export, Internazionalizzazione e Geopolitica
EUROPA: GEOPOLITICA ED EXPORT EXTRA UE, CHI SONO COSTORO?
Mi sembra che la giusta attenzione all’Europa politica abbia portato a dimenticare il resto del mondo e l’export extra UE. In particolare, le elezioni europee sembrerebbero essere diventate l’unico motore di ogni azione.
Troppa attenzione alla cartina politica dell’Europa, troppo poca al mondo
Domande:
- Cosa sta accadendo – peraltro in modo assolutamente prevedibile – nel mondo?
- Chi sono i nuovi attori, come si stanno muovendo?
- Quali sono le conseguenze geopolitiche ed economiche, in particolare sull’export dei paesi europei?
- Come gestisce i rapporti internazionali con altri paesi l’Europa
- Quali sono le gravi “colpe” dell’intellighenzia europea e dei media – e di conseguenza dell’opinione pubblica?
- Export: cosa si puo’ dire dei nuovi mercati?
Tramite alcuni case studies, in questo primo articolo si parte dal particolare – Arabia Saudita, Iran, Turchia, Cina, India, eccetera – per fare un’analisi generale.

Geopolitica e strategia: l’Europa e’ in casa?
Chiaramente, i paesi europei non gestiscono i rapporti internazionali in base a considerazioni geopolitiche che si possano definire tali.
Ma la cosa non finisce qui.
Tutto ruota attorno ad una serie di valutazioni incentrate sui presunti valori intangibili della societa’ Occidentale. Peccato che si tratti presso e volentieri di “quisquilie” che fanno perdere di vista i veri valori universali.
Ma la cosa non finisce nemmeno li’, perche’ le conseguenze includono:
- Decisioni politiche “assurde” e chiaramente contrarie agli interessi europei
- Perdita di tanti mercati per le aziende europee – leggi sempre meno possibilita’ di export
- Nuovi attori sempre piu’ potenti ed influenti – talvolta anche pericolosi
- Il declino ormai inarrestabile dell’Europa – perlomeno se le cose continuano cosi’.

Un mondo con sempre piu’ protagonisti economici e politici
Il mondo si riempie di nuovi attori, che spesso e volentieri fanno una politica di potenza.
In questo primo articolo analizzo principalmente gli aspetti geopolitici e di export.Nel prossimo articolo parlero’ principalmente delle “colpe” di intellighenzia, media ed opinione pubblica – ovvero delle radici del “male”.
Voglio partire da un esempio: l’Arabia Saudita.

CASE STUDY – L’ARABIA SAUDITA E L’INSTABILITÀ GEOPOLITICA REGIONALE
All’Arabia Saudita, ma anche alla Penisola Arabica e dintorni ed al Medio Oriente, ho dedicato molti articoli. Consiglierei leggere Il Qatar ed il Medio Oriente – L’Inferno Geopolitico per primo.
Potenzialmente instabile
Chi mi segue sa bene quanto consideri, e da anni, potenzialmente molto instabile l’Arabia Saudita. Gli eventi recenti sembrerebbero darmi ragione, basti pensare a quanto sta accadendo.
In poche parole: sembra evidente che il nuovo erede al trono – Mohammad Bin Salman, o MBS – stia prendendo il controllo totale del paese levando di torno gli avversari e/o i possibili ostacoli. Tra questi ultimi, il capo della Guardia Nazionale – che e’ stato rimosso. Nota: queste mie previsioni risalgono al novembre 2017, quando ho originariamente scritto questo articolo.

La guardia nazionale
La Guardia Nazionale saudita e’ considerata un po’ la difesa della monarchia – soprattutto dai pericoli interni – ed ha sempre avuto un carattere tribale. Ora, questo Corpo:
- Sta diventando sempre piu’ potente
- I suo controllo e’ fondamentale per chi voglia controllare il paese
- Protegge i siti strategici del paese, petrolio per primo. Come numero di effettivi, ne ha circa 225.000 (l’esercito ne ha circa 300.000).

Di cosa non si parla in Europa?
Che, soprattutto con il nuovo erede al trono, l’Arabia Saudita punti a diventare una potenza regionale – e non solo, vedi L’Influenza del Petrolio Arabo sull’Immigrazione in Europa e la Russia – e’ evidente.
Cio’ che e’ meno evidente e’ quanto sta accadendo in Yemen. Fondamentalmente, un capitolo della “guerra” globale tra sciiti e sunniti, di questa guerra quasi nessuno ne parla in Europa.
Tuttavia, la guerra di sauditi ed alleati contro le forze sciite sta causando gravi conseguenze umanitarie, conseguenze di cui nei paesi musulmani la popolazione parla parecchio.
Ne’ si parla in Europa delle operazioni nelle aree sciite dell’est dell’Arabia Saudita.

Ma allora, di cosa parlano l’intellighenzia Occidentale ed i media?
Parlano del fatto che le donne saudite potranno guidare, dei progetti per un Islam piu’ moderato, ecc.
Del primo fattore – e simili – trattero’ nel prossimo articolo. Per quanto riguarda l’Islam piu’ moderato – e vista la provenienza degli effettivi della Guardia Nazionale – vedo solo due possibilita’:
- E’ solo un’operazione di marketing – o poco piu’ – verso l’Occidente. A mio avviso, questa e’ la possibilita’ piu’ probabile
- Se sara’ posto in atto il progetto – e visto che il paese e’ wahabita – ritengo possibile una rivolta/rivoluzione che forse potrebbe coinvolgere addirittura la Guardia Nazionale.

Arabia Saudita nuova potenza regionale?
Ma veniamo al punto successivo, ovvero la politica di potenza della nuova Arabia Saudita. Il paese e’ chiaramente lanciato verso il tentativo di diventare una potenza regionale. Vedi:
- Fatti in Qatar, Siria, Yemen
- Ostilita’ (peraltro reciproca) verso l’Iran. Quest’ultimo e’ altro paese che mira a diventare una potenza – anche se piu’ economica che militare
- La sua posizione di leader del blocco sunnita – l’Iran essendo quello del blocco sciita
- L’evidente tentativo di “influenzare” la popolazione musulmana europea – vedi l’articolo sopra citato – e di influenzare in modo decisivo l’Europa attraverso l’incremento delle esportazioni di petrolio.

Geopolitica, news di instabilita’
Quanto visto avviene in un momento di:
- Instabilita’ diffusa a livello mondiale – si’, anche in UE – e nel mondo musulmano in generale
- Particolare instabilita’ nel Medio Oriente e dintorni.
Nel frattempo, gli USA forniscono armi per alcune centinaia – programma completo previsto – di miliardi di dollari a Riyad.
Anche alcuni paesi europei forniscono armi e/o supporto, ma in confronto ai programmi americani si tratta di poca cosa od addirittura di briciole. Alcune di queste armi vengono state usate in Yemen – la cosa ha avuto ampia risonanza nel mondo musulmano.
![UE ed export dei paesi europei? Il ruggito del canarino [Ironia] UE ed export dei paesi europei? Il ruggito del canarino [Ironia]](https://exportok.files.wordpress.com/2018/04/strategia-geopolitica-europa-russia.jpg?w=450&h=300)
E l’Europa?
In poche parole:
- Gli USA portano avanti il loro progetto geopolitico di un’Arabia Saudita forte e ci guadagnano pure
- L’Europa non ci fa una bella figura davanti all’opinione pubblica musulmana e ci guadagna molto meno – nel caso di vari paesi, proprio niente o giu’ di li’.

CASE STUDY – IRAN, COREA DEL NORD, TURCHIA, INDIA, ECC.
Potenze regionali
Sapete bene come, a mio avviso, la politica estera americana sia mal concepita. Vista l’attinenza anche con gli altri argomenti che tratto in questo articolo, consiglio la lettura di USA, Iran, Corea del Nord ed il Declino della Potenza Americana.
Mi sembra evidente che lo sviluppo di molti paesi ha portato al ripetersi della storia.
Quello che nel passato e’ accaduto nei paesi europei, accade ora in quei paesi: il desiderio di diventare una potenza (perlomeno) regionale.

Analizziamo il desiderio geopolitico
Tale desiderio ha varie componenti ma vede il prevalere – a seconda dei casi – dell’influenza politica, di quella economica, o di entrambe:
1) Iran
L’aspetto economico sembra prevalente, ma i seguenti fattori lo portano alla necessita’ di un forte aspetto militare:
- L’essere il paese guida del blocco sciita – ovvero la minoranza dei paesi musulmani
- La vicinanza con vari paesi dotati di forti forze militari.

2) Corea del Nord
L’aspetto militare e’ fortemente prevalente. Sinceramente, non credo che il paese voglia solo garantire la propria sicurezza. Probabilmente vuole imporre la sua politica nell’area e forse attaccare/influenzare la Corea del Sud.
3) Turchia
In questo paese sono forti sia l’aspetto militare che quello economico, col primo piu’ accentuato. Il desiderio di una Grande Turchia e’ evidente e la porta in conflitto:
- Con le mire saudite – vedi crisi in Qatar
- Alla lunga, con l’Iran
- Sul lungo periodo, probabilmente con la Russia.

4) India
Sta perseguendo da tanto una politica da potenza regionale nell’area dell’Oceano Indiano, con grandi investimenti nelle forze armate. Sta entrando in conflitto con la Cina.
5) E non solo
Mi fermo qui, ma ci sono altri casi.

CASE STUDY – CINA
Europa: geopolitica da 4 meno
Ma come – direte – la Cina e’ una grande potenza!
Ebbene si’, ma fino a qualche lustro fa era ancora considerata una cenerentola. Non lo e’ piu’:
- Per merito della grande dinamicita’ del popolo cinese, per cui nutro grande rispetto
- A causa delle sbagliatissime valutazioni Occidentali – Leggi USA ed europee
Quali valutazioni?

Errori madornali per l’export dei paesi europei
L’Europa e gli USA vedevano la Cina come un futuro ed enorme mercato per i prodotti delle loro aziende. Ma se la Cina comprava – di solito in piccola quantita’ – tecnologia e quanto le mancava, nello stesso tempo imparava e si dava da fare. Il risultato e’ sotto gli occhi di tutti:
- La Cina e’ ora una grande potenza militare e – soprattutto – economica
- I prodotti cinesi hanno “invaso” non solo l’Occidente, ma anche tutti i mercati precedentemente esclusiva di USA ed Europa – oltre a quelli all’epoca potenziali.

La politica cinese
Nel caso della Cina, piu’ che di politica di potenza, bisognerebbe parlare di politica di potenza commerciale.
Le forze armate – soprattutto la marina – hanno tra i principali compiti quello di proteggere le rotte marittime dell’export e dell’import (petrolio per primo).
Ovviamente, qui si comincia a parlare di Mar Cinese meridionale, Oceano Indiano, Golfo Persico, ecc. Le implicazioni di cio’ ed i possibili conflitti con altre (future?) potenze regionali sono evidenti.
![Europa: considerazioni geopolitiche o presunti valori morali intangibili? Europa: considerazioni geopolitiche o presunti valori morali intangibili? [Ironia]](https://exportok.files.wordpress.com/2017/11/europa-geopolitica-valori.jpg?w=450&h=381)
EXPORT E GEOPOLITICA
Mentre l’intellighenzia pensava alla cartina europea …
Indubbiamente, la politica estera ed industriale dell’Europa ha favorito il nascere di nuove realta’ che precedentemente erano delle cenerentole – o nemmeno quello. Le ovvie conseguenze sono state:
- Un forte declino dell’Europa nello scacchiere geopolitico
- La nascita di parecchi nuovi attori che desiderano quello che potremmo chiamare un posto al sole
- Enormi problemi per l’export dei paesi europei.
Anche tralasciando l’aspetto puramente geopolitico – che influisce in maniera decisiva anche sugli aspetti economici – il Vecchio Continente ha contribuito alla nascita di parecchi concorrenti all’export delle sue aziende.
Per farla breve: l’Europa ha favorito la nascita di una gran quantita’ di nuovi mercati, ma parecchi di quei mercati sono diventati paesi esportatori – ed altri lo diventeranno. Inutile dire che il paese che esporta ha anche bisogno di importare molto di meno.

Il grande buco nell’acqua
La situazione per la UE e’ poi complicata dall’andare a rimorchio delle amministrazioni USA in politica estera. Ovviamente, gli USA hanno fatto l’interesse nazionale – o quello che ritengono tale – non quello dell’Europa.
E’ anche vero che recentemente la UE, anche a seguito dell’elezione di Donald J. Trump, ha cominciato a smarcarsi dagli USA – vedi Iran. Tuttavia, nel caso dell’Arabia Saudita non si vedono differenze sostanziali.
Come accennato nell’introduzione, al grande buco nell’acqua dell’Europa contribuiscono anche quelle che chiamo le radici del “male”. Ma di questo parlero’ nel prossimo articolo.
Europa: geopolitica da 2 meno.
Per la seconda parte di questo articolo, vedi: Il Grande Buco nell’Acqua – 2: L’Europa si sta Sparando sui Piedi.

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