Industria 4.0 – Perizia, Analisi Tecnica e Futuro
Alcune considerazioni sulle perizie 4.0 e le analisi tecniche per le aziende che aderiscono al piano nazionale Industria 4.0. Obiettivo: ottenere i vantaggi dati da iper-ammortamento ed interconnessione. Che dire di alcuni consulenti che saltano sul carro del momento?

INDUSTRIA 4.0 RICHIEDE COMPETENZE TECNICHE
L’importanza dell’esperienza
Tra le mie attivita’ vi sono relazioni ingegneristiche, soprattutto in campo rischi ed emergenze e di sicurezza idraulica.
Nel passato ho bazzicato molto le TLC, ed in particolare il radiomobile. Inoltre, ho avuto spesso e volentieri a che fare con impianti tecnologici – centrali elettriche in Africa incluse. E cosi’, ho cominciato a lavorare come ingegnere per le perizie del Piano Nazionale Industria 4.0 in Italia.
Mi sono trovato molto bene, indubbiamente grazie al fatto di avere avuto a che fare per anni con impianti tecnologici e con il mondo TLC/ICT. E cosi’, ora verifico/testo le caratteristiche richieste dalle direttive di Industria 4.0.

Verso la perizia 4.0
Ho cominciato con la relazione / analisi tecnica su un impianto tecnologicamente all’avanguardia. L’analisi tecnica supporta una perizia Industria 4.0 per l’iper-ammortamento.
Devo dire che si tratta di un’attivita’ che mi fa molto piacere, un’attivita’ che mi rimette in contatto diretto con i prodotti ingegneristici ed il mondo aziendale con i piedi per terra. Talvolta, da quando export ed internazionalizzazione sono diventati trendy, mi sembra infatti di muovermi nel mondo delle nuvole: tanti fanno tante chiacchiere, pochi producono – qualsiasi cosa, intendo.

PERCHE’ INDUSTRIA 4.0?
Al di la’ della soddisfazione personale di fare qualcosa di molto ingegneristico e legato alla mia esperienza – non solo come ingegnere – penso che questa sia l’occasione per affrontare l’argomento Industria 4.0.
Fra l’altro si tratta di un argomento molto interessante anche dal punto di vista tecnico, perche’ implica approfondire molti aspetti industriali cone i CNC.
Giusto per chiarire: io non offro miei servizi di finanza agevolata, io seguo gli aspetti ingegneristici di Industria 4.0.
Ovviemente, l’esperienza mi ha portato a capire anche la parte amministrativa delle agevolazioni. Tuttavia, la finanza agevolata e’ molto lontana dalla mia esperienza e dai miei interessi; non sono nemmeno un fan della parte amministrativa di Impresa 4.0.
INDUSTRIA 4.0 – AL DI LA’ DI SUPER E IPER-AMMORTAMENTO
Il Piano Industria 4.0
Indubbiamente, il piano Industria 4.0 e’ una grande idea italiana. Lanciare le imprese italiane nel mondo del futuro, un mondo interconnesso che sta avanzando prepotentemente e che costituisce una nuova rivoluzione industriale.
Interconnessione e’ la parola magica, nonche’ il fulcro delle caratteristiche richieste alle aziende per beneficiare del super-ammortamento e dell’iper-ammortamento. Non e’ certamente l’unica caratteristica richiesta e la perizia e l’analisi tecnica trattano molti altri aspetti, ma e’ indubbiamente la piu’ importante. Fra l’altro, e’ anche cio’ che rende la mia esperienza in campo TLC – sistemi radiomobili completi – cosi’ utile.

Super ed iper-ammortamento
Bene ha fatto lo stato italiano ad introdurre i benefici del super e iper-ammortamento, cumulabili con altri benefici. Si tratta di un eccellente investimento, che spinge le imprese sulla strada del futuro e che garantisce un eccellente ritorno.
Giusto per fare un paragone, pensate ai voucher per l’internazionalizzazione: alla fin fine, i soldi investiti – sia dallo stato che dalle imprese – sono ben poca cosa. Inoltre, la loro destinazione finale e’ costituita dalle societa’ di consulenza inserite in un elenco ministeriale. Perlomeno a me, sembra un ben magro – per non dire assurdo – investimento, il tutto allo scopo di fornire TEM (Temporary Export Manager “formato” burocrazia italiana) per un tempo limitato e (appunto) a tempo parziale.
Se nel caso del piano Impresa 4.0 i benefici dell’iper ammortamento sono duraturi. Essi arrivano solo ed esclusivamente se l’impresa fa – e mette in pratica – vera e tangibile innovazione.
L’innovazione viene attestata da una perizia ed un analisi tecnica. Mi sembra invece che i voucher per l’internazionalizzazione non garantiscano assolutamente nulla.

PIANO IMPRESA 4.0 ED INNOVAZIONE
Interconnessione
Tornando a noi ed al concetto fondamentale di interconnessione: no interconnessione significa no iper ammortamento.
O si fa vera innovazione, cosa ben diversa dall’essere presenti su internet e sui socials, o non si hanno vantaggi economici. Spero che consulenti vari ed eventuali non me ne vogliano per questa affermazione.

Industria 4.0 ed il futuro
Forse e’ anche per questo che, nonostante Industria 4.0 sia il termine piu’ trendy del momento in Italia, l’approccio alla questione mi sembra comunque piu’ professionale e misurato che nel caso dell’internazionalizzazione.
Sta di fatto, che il piano Impresa 4.0 puo’ veramente essere il trampolino di lancio verso le aziende del futuro, le aziende che non solo sopravviveranno ma prospereranno – anche grazie ai benefici immediati dell’iper ammortamento ed a quelli cumulabili.

IL CONTORNO – TUTTI VOGLIONO SALTARE SUL CARRO
Prima l’ingegnere
Come visto, il piano Industria 4.0 prevede perizie ed analisi tecniche – in poche parole, un’elevata professionalita’ ingegneristica.
Cio’ rende difficile saltare sul carro per chi non c’entra niente. O meglio, rende difficile saltare sul carro ma da’ la possibilita’ di saltare sul timone.

I consulenti Industria 4.0
In un modo o nell’altro, visto che il mondo digitale – popolato di consulenti e simili – e’ pesantemente coinvolto, molti si propongono alle imprese.
Vi sono coloro che si qualificano come consulenti e si offrono di lanciare le aziende nel futuro. In poche parole: non perizie ed analisi tecniche che non appaiono in grado di fare, ma servizi di digitalizzazione e/o “interconnessione”. L’ultima parola viene spesso intesa non secondo i criteri della circolare dell’Agenzia delle Entrate e del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) italiani, ma in senso generale.

Anch’io sono un consulente 4.0, ma …
Personalmente, pur essendo un consulente, non ne posso piu’ di sentire le “trovate” per offrire consulenze in qualsiasi campo sia trendy al momento. Fra l’altro, chi lo fa cre “rumore” che contribuisce a disorientare le aziende.
E’ un po’ la stessa “storia” che abbiano visto con l’internazionalizzazione: consulenti – che non erano tali fino al “giorno prima”, o che operavano in tutt’altri settori – che si propongono alle imprese in qualche modo. Ma di cio’ ho gia scritto in La Geopolitica ed il Mondo Bizzoso dei Consulenti di Internazionalizzazione: ‘… Il mondo della consulenza – di internazionalizzazione per prima – e’ popolato di tante persone che hanno soprattutto contribuito ad una pessima opinione della categoria da parte delle imprese …’
Ovviamente, vi sono anche coloro che offrono prodotti tangibili – magari anche eccellenti – in grado di avvicinare le aziende al mondo 4.0. In questo caso non si tratta di saltare sul carro, ma di business creato dalle circostanze, chiamiamolo indotto.

ED IL FUTURO?
Dove porta la strada?
Che il mondo stia andando nella direzione delineata da Industria 4.0 e’ indubbio. A cosa condurra’ tale strada, nessuno lo sa.
Siamo in presenza di un bivio obbligatorio: da una parte entrare nel mondo del futuro, dall’altra restare nel passato.
D’altra parte, il mondo 4.0 ed il mondo di internet of things sono oceani popolati da pescecani – basta fare l’esempio della sicurezza? Per approfondire l’argomento, consiglio la lettura di Cyberwar, Cyberguerrilla e le Conseguenze sulle Imprese e l’Export; per quanto l’export sia impattato in maniera speciale, tutte le aziende dovranno venire a termini con la cyberwar e la cyberguerrilla.

Cyber-security
La triste verita’ e’ che gia’ ora ben poche aziende possono resistere ad un serio attacco informatico; interi paesi possono essere messi in ginocchio. Non a caso, tutte le nazioni previdenti si stanno dotando di difese ed arsenali informatici.
Di tutto cio’ si sono resi conto anche gli estensori del piano Impresa 4.0, che hanno posto un forte accento sull’aspetto sicurezza. Parliamo di cyber-security, ovviamente.
Il futuro e’ indubbiamente legato a fattori geopolitici su cui le aziende hanno ben poca influenza. Forse e’ il caso che le aziende comincino a ragionare in termini di geopolitica, di cyberwar e di cyberguerrilla, non solo per proteggere i propri investimenti ed interessi, ma anche per contribuire al dibattito ed alle direttive nazionali ed internazionali.
Se avete osservazioni o commenti, sono curioso di leggerli.

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