I Gilet Gialli – Oltre il Populismo in Europa
I gilet gialli – gilets jaunes – vanno ben oltre il populismo in Europa, di cui costituiscono l’antitesi. Grazie ad internet, molti hanno deciso di decidere il loro futuro – al di fuori di qualunque movimento politico tradizionale e/o organizzato.
Video – ‘I giorni della rabbia’: il reportage di Anelise Borges sui gilet gialli
I GILET GIALLI ED IL POPULISMO IN EUROPA
I gilets jaunes
Molti hanno parlato del fenomeno dei gilet gialli. O meglio, ne hanno parlato finche’ non e’ risultato evidente che e’ l’antitesi del populismo in Europa.
Vari partiti populisti hanno cercato di “cavalcare” il fenomeno. Questo, prima di rendersi conto che i gilets jaunes sono arrabbiati con tutti i partiti – populisti inclusi.
Per un buon articolo sui gilet gialli, che fa un veloce riassunto, rimando a What, and who, are France’s “gilets jaunes”?

Il populismo in Europa
Cosa sia esattamente il populismo – al di la’ dell’avversario di elitismo e globalismo/mondialismo – non e’ ben chiaro.
Per una panoramica della guerra in corso tra le due visioni del mondo – e le sue implicazioni geopolitiche – consiglio il mio articolo Obama, Trump e Putin – Guerra Aperta tra Elitismo e Populismo.
Fatto sta, che il populismo viene generalmente identificato con un gruppo di partiti che si richiama al popolo e/o non condivide – almeno non ufficialmente – la visione mondialista delle élites europee.
Giusto per fare qualche esempio: AfD in Germania, M5S e Lega in Italia.

I GILET GIALLI SONO POPULISTI?
Il caso M5S in Italia – movimento a tavolino
Pochi si ricordano che il M5S e’ nato a seguito di un’iniziativa dall’alto. In poche parole, Beppe Grillo ed il suo amico Casaleggio hanno lanciato l’idea di tanti meetup in Italia.
Si e’ trattata di un’operazione a tavolino, condotta da un famoso comico e dal capo di un’azienda di comunicazione.
La stessa piattaforma per la democrazia diretta del M5S sembrava amministrata dalla Casaleggio.
Tutto puo’ quindi essere definito il M5S, tramite un movimento nato dal basso – leggi dal popolo.

Il caso Lega in Italia – un partito tradizionale
La Lega – ex Lega Nord – e’ nata come un partito tradizionale. Credo anzi che sia attualmente il partito piu’ “vecchio” presente nel parlamento italiano.
Quello che e’ accaduto con l’attuale leader Matteo Salvini e’ molto semplice: e’ stata sfruttata la potenza di internet – ed in particolare dei social media.
Al di la’ di cio’, anche la Lega non e’ certamente un movimento nato dal basso.

Le proteste dei Gilet gialli
Visto come viene normalmente identificato il populismo, direi che i gilets jaunes non sono populisti.
Non per niente i vari partiti populisti – al di la’ del tentativo di “cavalcare” il fenomeno – ne stanno ben lontani.
I gilet gialli sono nati su – e grazie – ad internet. Sono nati dal basso, grazie alla potenza del web.
In fondo e’ proprio questo che tanto spaventa il governo francese e l’Europa: non esiste un vero iniziatore del movimento, non esistono dei veri capi.
Le proteste sono il popolo che si “agita” in forma quasi pura.

OLTRE IL POPULISMO
La diffusione del fenomeno dei gilets jaunes in europa
Nelle ultime settimane, in numerosi paesi europei vi sono state varie proteste ispirate ai gilet gialli. Perfino a Londra, nella patria della Brexit.
Di piccole dimensioni, tali proteste sono generalmente state “disperse” il piu’ velocemente possibile. Sono stati eseguiti parecchi arresti.
I media hanno parlato ben poco delle proteste in Europa. I saggi ricordano che la rivoluzione francese si e’ diffusa in tutta Europa.
A tutti gli effetti, il presidente francese Macron ha ceduto a gran parte delle richieste dei gilets jaunes. Questa e’ una delle ragioni per cui il fenomeno non si e’ ulteriormente espanso in Francia.
Sta di fatto che molti hanno preso nota – ed esempio.

Il M5S come valvola di sfogo – ma fino a quando?
Prima ho fatto l’esempio del M5S in Italia. Se non fosse stato creato il M5S, i gilet gialli sarebbero forse nati in Italia?
In realta’, il M5S ha incanalato tutta una serie di passioni e proteste in un partito tradizionale. Un partito ora al governo ed ansioso di governare in forma tradizionale.
I sondaggi danno il partito di Casaleggio molto in calo. Molti parlano di grande delusione.
Pare che anche la Lega stia subendo un grande calo di consensi, a cominciare dal Nord-est d’Italia – l’area dove e’ piu’ radicata.
Supponiamo che il calo di consensi dovesse continuare e la delusione per un governo populista dovesse aumentare. Dove troverebbero sfogo le delusioni e le aspirazioni di milioni di persone?
Fatto sta, che non sottovaluterei i rischi geopolitici in Italia.

La paura fa 40
Ho l’impressione che tutti i partiti – mondialisti, come populisti od altro – abbiano una paura enorme dei gilet gialli.
Un movimento veramente popolare, non creato dall’alto, che fa uso di internet per esprimere le proprie delusioni ed aspirazioni.
Che sia una cosa positiva o negativa, si tratta di un qualcosa di nuovo.
Mi aspetto che ora la guerra per il controllo di internet – socials per primi – diventi spietata.

Oltre il populismo in Europa?
Penso proprio di si’.
Le motivazioni sono tante, ma e’ evidente che il cittadino europeo ha deciso di prendere il futuro direttamente nelle proprie mani. E di farlo al di fuori di qualunque movimento politico tradizionale e/o organizzato.
Non sottovaluterei:
- L’apprezzamento per i gilets jaunes da parte di larga parte della popolazione in Francia. Si parla di oltre il 70%
- Le richieste dei gilet gialli e cosa significano
- La simpatia a livello popolare europeo per i gilet gialli
- Il potenziale diffusivo del fenomeno in tutta Europa.
Direi che siamo oltre il populismo. Cosa – e come – comportera’ questo per il futuro, richiede un articolo dedicato.
Una seria analisi geopolitica richiede tempo ed approfondimento.
gennaio 7, 2019 alle 14:38
Buongiorno Dave, ringrazio per l’articolo sempre ricco di spunti di riflessione. Mi sono soffermata sulla sua ultima affermazionch che “… il cittadino europeo avrebbe deciso di prendere in mano il futuro direttamente nelle sue mani…”. Da profana e limitandomi al cittadino italiano, mi pare che non siamo nelle condizioni di farlo sia perché non ci vengono forniti i mezzi, sia perchè non andiamo a cercarceli: sento molte lamentele, ma poco reale disposizione a mettersi in gioco per un vero cambiamento……cambiare è difficile perchè richiede di mobilitarsi dentro e fuori realmente.
Barbara
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gennaio 8, 2019 alle 10:34
Buongiorno Barbara,
Grazie a te per il feedback.
In effetti penso che il partito M5S sia stato una valvola di sfogo – come lo definisco nell’articolo. Difficile dire come starebbero le cose in Italia senza, ma concordo con te che gli italiani tendono sempre ad affidarsi ad un qualcosa di organizzato.
Non credo che sia un caso che in Italia l’uso “politico” dei social media sia molto limitato – da parte delle persone comuni. Mi sembra che ci siano piu’ condivisioni – di solito partigiane – di posts e articoli “politici” che altro.
Buona giornata!
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