Come sara’ il Mondo dopo il Coronavirus? Il Futuro delle Aziende
Cosa accadra’ dopo il Coronavirus? E le aziende, quali e perche’ sopravviveranno? Quali saranno i principali attori? Chi spingera’ per un nuovo sistema economico?
IL MONDO DOPO IL CORONAVIRUS E LE AZIENDE
Testimone diretto dell’epidemia di Coronavirus in Italia
Sto vivendo in prima persona la situazione Coronavirus in Italia. Due settimane fa ho infatti deciso di non spostarmi, per non rischiare di contribuire a diffondere l’epidemia Covid-19.
Mi trovo quindi in una delle regioni italiane piu’ colpite dal virus.
Sono uscito alcune volte per fare la spesa. Munito di mascherina FFP3 certificata – di cui ho sempre una scorta – guanti ed occhiali, ho toccato con mano la situazione.
Visto che l’Italia e’ la nazione nelle condizioni peggiori, penso di potere parlare della pandemia con un minimo di cognizione di causa. L’esperienza diretta consente infatti di comprendere meglio la situazione e – soprattutto – lo stato d’animo di persone ed aziende.
Questa e’ un’analisi fatta a caldo: anche se non penso di sbagliare le mie previsioni, non ho la sfera di cristallo.

Cosa succedera’ nel mondo dopo il Coronavirus?
Un giorno, un misterioso virus – di cui si sa ancora poco – e’ comparso dal nulla. Quel giorno, la nostra vita e’ cambiata radicalmente.
Ci vorra’ parecchio tempo prima che finisca l’epidemia. Chi ancora pensa alla fine del Coronavirus dopo il 3 aprile, non ha capito la gravita’ della situazione.
Cambieranno molte cose, ovvero:
- Il sistema economico, e non solo a causa dell’epidemia Covid-19. A questo aspetto dedichero’ una analisi molto approfondita nei prossimi capitoli.
- Molte aziende non sopravviveranno alla crisi, a meno di interventi esterni. Su cosa intendo per interventi esterni, torno dopo
- Tra le aziende che sopravviveranno, alcune fioriranno, altre chiuderanno in tempi piu’ o meno lunghi. Vedremo poi chi e perche’
- Molti attori mondiali, soprattutto in Europa
- Probabilmente vi saranno sconvolgimenti politici, sociali e geopolitici.
Questo articolo analizza tutti gli elementi necessari per gli imprenditori che vogliono sopravvivere dopo la pandemia. Tuttavia, chi ha poco tempo puo’ andare direttamente al capitolo finale: Aziende: chi vivra’, chi morira’?

UN NUOVO SISTEMA ECONOMICO
Prima e durante l’epidemia
Vediamo un po’ la situazione in due fasi diverse.
Prima: sostenibilita’ e dintorni
Come tutte le storie, anche la mia comincia dal prima.
Vi ricordate della teoria del cambiamento climatico dovuto all’attivita’ umana, ed in particolare al CO2? Non avrete dimenticato la biodiversita’ e la mitica sostenibilita’, spero.
Pochi sanno che era – ed e’ – appoggiata da molte persone estremamente influenti, nonche’ da aziende di prima grandezza.
Fatto sta’, che la cosa non si ferma a Greta ed all’anidride carbonica. Lo scopo era cambiare radicalmente il sistema economico – in senso chiaramente pauperista – e finanche politico.
Molti sostenevano che:
- L’uomo era “di troppo” sul pianeta, che quest’ultimo starebbe meglio senza l’umanita’
- Bisognava cambiare il mondo. Ho sentito piu’ volte questa frase – pronunciata da persone estremamente influenti – alcuni mesi fa ad un evento.
Se non mi credete, vi posso dire che su Linkedin ho:
- Notato molte persone sostenere queste tesi
- Avuto una discussione con una persona che sosteneva che l’uomo e’ un ‘virus’ per il pianeta. Per inciso, tale persona era un dirigente di alto livello di una grande multinazionale con una lunga storia.

Durante: borse, BCE e dintorni
La dichiarazione di Christine Lagarde della BCE sull’Italia e’ ormai famigerata.
Le conseguenze di tale dichiarazione sono state il tonfo di varie borse europee. Quella di Milano e’ caduta di circa il 17%.
Tuttavia, e’ da un po’ che le borse subiscono tracolli. Con un po’, intendo da quando e’ cominciata l’epidemia di SARS-CoV-2.
Cosa mi stupisce? Ecco qua:
- Prima dell’epidemia, la sospensione delle contrattazioni in borsa – anche per periodi prolungati – non era inusuale e scattava per valori molto inferiori
- Durante l’epidemia, nessuno fa nulla.
Ebbene, quali sono le conseguenze di cio’? Ecco qua:
- Vengono bruciate centinaia di miliardi
- Il sistema finanziario rischia il tracollo.
Nel frattempo, l’Unione Europea non si capisce se esiste o meno. Di sicuro, esisteva quando insisteva che non doveva essere posto alcun ostacolo alla libera circolazione in Europa – nemmeno dopo l’arrivo in forze del Coronavirus.

Il Sistema economico dopo l’epidemia
Mi pare ovvio: se non tracolla in queste settimane, il sistema economico rischia seriamente di collassare dopo la crisi.
Come abbiamo visto:
- Il Coronavirus ed alcune azioni di queste settimane stanno compromettendo seriamente la sopravvivenza dell’attuale paradigma economico
- Ci sono molti attori che prima di questa inattesa epidemia spingevano per un paradigma economico nuovo e radicalmente diverso
- L’ONU, la UE e parecchi governi ed organizzazioni su stavano gia’ muovendo decisamente verso la mitica sostenibilita’ – da raggiungere entro dieci anni. Solo gli ingenui potevano pensare che la sostenibilita’ non avrebbe comportato un drastico cambio di paradigma economico.
Prima dell’epidemia, molti erano i dubbi sulla possibilita’ di arrivare al mondo della sostenibilita’ in soli dieci anni. Ora non e’ piu’ cosi’.
Dopo la spallata del Coronavirus, il sistema economico che ci da’ da mangiare sara’ comunque in gravi crisi.

Quale sara’ il nuovo paradigma economico?
Le variabili sono molte e la situazione molto fluida.
Ho quindi scelto di analizzare due scenari.

1 – L’offensiva degli ecologisti radicali alla Greta
Abbiamo gia’ parlato di sostenibilita’ e cambiamento climatico dovuto all’uomo.
Mi aspetto che non appena le acque si saranno calmate, l’offensive per imporre un modello economico pauperista – e fondamentalmente socialista – ricomincera’.
Visto il supporto di ONU, Unione Europea e tante altre organizzazioni, sara’ un’offensiva durissima.
Tutto dipende da come la gente percepira’ tali azioni. Inoltre, molti stati si opporranno. Ma su questo punto, torno dopo.
Il sistema economico Greta-style:
- Avra’ molti ostacoli rimossi dall’epidemia di Coronavirus e dalle sue conseguenze
- In realta’ prevede anche un modello socio-politico totalmente nuovo e fondamentalmente socialista vecchio stile, oserei dire comunista internazionalista
- Causera’ la chiusura di miriadi di aziende, PMI per prime. Dopotutto, non sono “sostenibili” e vanno nella direzione opposta di un sistema socialista
- Il controllo esterno – stato, ONG od organizzazioni internazionali – sara’ estremamente pervasivo
- L’Europa vedra’ un profondo declino, mentre le nazioni avranno sempre meno peso. Oltre ai soliti noti, ne beneficeranno ONG, NSA (Non-State-Actors), cooperative, fondazioni e gruppi di pressione internazionali, ecc.
Mi fermo qui, anche perche’ e’ da un po’ che penso ad un articolo su questo argomento – spero di poterlo scrivere presto.

2 – Il paradigma economico russo-cinese
Ho scelto di chiamare cosi’ questo scenario perche’ mi aspetto che Russia e Cina ne saranno i principali promotori. Ma come dicevo, non ho la sfera di cristallo e potrei prendere un abbaglio.
Cina, Russia e molti altri paesi non accetteranno mai un’economia basata sulla mitica sostenibilita’. Gia’ ora non sono assolutamente interessati a tali idee.
Fra l’altro, la Russia e’ uno dei maggiori produttori mondiali di gas e petrolio.
Mi aspetto quindi che questo gruppo di nazioni – Cina per prima – cerchera’ in tutti i modi di evitare il crollo totale dell’attuale paradigma economico.
Molto dipende da come la Cina uscira’ dall’epidemia, ma:
- Il crollo del prezzo del petrolio – gia’ in atto – consentira’ alla Russia di fornirne grandi quantita’ a poco prezzo all’Europa
- La grande disponibilita’ finanziaria cinese – nonche’ i debiti di vari paesi nei confronti della Cina – consentiranno al paese di aiutare molte nazioni. O molte aziende.
Ovviamente, questo portera’ ad un aspro conflitto tra la fazione della sostenibilita’ e la fazione russo-cinese.

LA IV GUERRA MONDIALE, IL CORONAVIRUS E LE AZIENDE
Prima di passare all’aspetto che piu’ interessa gli imprenditori, ovvero quello aziendale, voglio approfondire la probabile guerra di idee.
Viste le conseguenze di tale guerra su tutti noi e sulle imprese, non esito a chiamarla la quarta guerra mondiale.

Una guerra non dichiarata
La guerra tra i paladini della sostenibilita’ e chi sostiene l’attuale sistema economico – o variazioni di esso – e’ gia’ in atto.
Per ora e’ una guerra a bassa intensita’. Tuttavia, chiunque abbia sentito certe dichiarazioni radicali di sostenitori estremamente influenti del cambiamento climatico dovuto all’uomo non avrebbe dubbi sul fatto che essi si sentano come i crociati alla liberazione di Gerusalemme.
Ho sentito dal vivo, con le mie orecchie, tali dichiarazioni ed il tono con cui sono state pronunciate. Come ho visto sentito la reazione entusiastica dell’uditorio – un uditorio molto qualificato.
Del resto, le dichiarazioni di Greta Thunberg e le manifestazioni dei suoi sostenitori non lasciano dubbi.
Le stesse azioni unilaterali contro la CO2 di ONU, UE e cosi’ via, sono supportate solo in Occidente – in effetti sono rivolte solo “contro” l’Occidente.

Giovinezza ed altri racconti morali
Per inciso, sia personaggi estremamente influenti che il movimento radicale ecologista si rivolgono sempre ai giovani, in contrapposizione ai vecchi. Suppongo che l’epidemia Covid-19 ridurra’ il numero di questi ultimi, e quindi anche l’opposizione alle armate della cosiddetta biodiversita’.
Del resto:
- Time ha proclamato Greta Thunberg persona dell’anno 2019, se non erro con una didascalia del tipo ‘La forza della giovinezza’
- Il fatto che una ragazzina sia eletta paladina dell’umanita’ – in contrapposizione con chi porterebbe il pianeta alla distruzione – la dice lunga.
A dire la verita’, per settimane hanno detto che morivano solo gli anziani, adesso dicono che muoiono con il Coronavirus. Se ci aggiungiamo chi – prima della pandemia – aveva parlato di non fare votare piu’ gli anziani, direi che siamo al mito della giovinezza come fonte di saggezza.

Gli Stati Uniti d’America
In questo scenario, le elezioni presidenziali americane sono fondamentali:
- Se vince Donald Trump – cosa che al momento trovo dubbia – la fazione della sostenibilita’ non avra’ un appoggio determinante. In ogni caso, la fazione ecologista e globalista non fermera’ la sua campagna in Europa
- In caso vincesse un democratico, si trattera’ probabilmente di Biden – al massimo di Sanders. Il primo era il vice di Obama, il secondo e’ piu’ comunista che socialista. E’ quindi ovvio che gli USA appoggeranno in pieno l’Agenda 2030 – fondamentalmente, l’Agenda 21 – dell’ONU e la fazione della sostenibilita’.

Dopo l’epidemia: guerra aperta
Probabilmente, la guerra non armata tra le due fazioni scoppiera’ subito dopo la fine dell’epidemia di Covid-19.
Per quanto visto, e considerato il modus operandi delle armate della sostenibilita’, e’ immediato capire cosa accadra’ e quali armi verrano utilizzate.
Naturalmente, molto dipendera’ dalla reazione delle persone e da quale sara’ il loro atteggiamento verso le:
- Organizzazioni internazionali di qualunque tipo
- Proprie classi politiche.
Sicuramente, i paladini del cambiamento climatico dovuto all’uomo non arretreranno di un centimetro, visto che:
- Hanno chiaramente fatto capire che non lo faranno mai
- Si sono gia’ spinti troppo avanti
- Varie aziende, internazionali e non, hanno imboccato in modo ormai irreversibile – se non ad un costo elevatissimo – la via dell’economia green.

La guerra, il Coronavirus e le aziende
Visto che di guerra non convenzionale si tratta – e trattera’ – vediamo il fattore piu’ importante.
Cio’ che vedo in Italia e’ rivelatore: il Coronavirus e le aziende sono sempre associati nei discorsi di tutti.
Non solo gli imprenditori, ma anche la popolazione ed i politici, si rendono conto che la sopravvivenza delle imprese e’ fondamentale per il futuro della nazione.

Il risultato della guerra sara’ deciso dall’economia e dalle aziende
Ne consegue che se fossi nei cinesi, appena possibile cercherei di aiutare direttamente le aziende, PMI per prime.
Forse la Cina non puo’ fare piu’ di tanto – ma comunque parecchio – a livello finanziario. Tuttavia, nessuno le puo’ impedire di supportare le aziende di altre nazioni.
Un prestito ad una PMI e’ ben poca cosa per il gigante asiatico.
Supportare direttamente le aziende consentirebbe alla Cina di:
- Combattere efficacemente la battaglia contro il sistema economico pauperista
- Estendere enormemente la propria influenza geopolitica d economica.
Ovviamente, c’e’ un ma: come uscira’ dalla crisi Coronavirus la Cina?

GLI ATTORI DEL MONDO DOPO IL CORONAVIRUS
I convitati di pietra
Come dicevo, questa e’ un’analisi di eventi futuri. Le variabili sono tante, alcune incontrollabili.
Qui mi limito ad alcuni convitati di pietra – ma non troppo.

Turchia
Tra le variabili incontrollabili includo la Turchia, che si sta gia’ muovendo sia verso l’Africa ed il Medio Oriente, che verso l’Europa.
Che Ankara stia assumendo posizioni apertamente ostili verso l’Europa – peraltro in un momento critico – e’ evidente. Basti dire che vorrebbe inondare l’Europa di cosiddetti profughi – tutti appartenenti ad un credo di cui il paese dei sultani si dichiara campione.
Per approfondire l’aspetto Grande Turchia, consiglio la lettura del mio articolo Grande Turchia -1: il Falo’ di Europa, Mediterraneo e Medio Oriente?
Aggiungo che fino a meta’ marzo 2020 la Turchia sembrava immune dal contagio. Poi si e’ avuta notizia di qualche caso isolato, proveniente dall’estero.

Isis e terrorismo
Tutti sembrano avere dimenticato l’Isis, Al-Qaeda ed il terrorismo.
Tuttavia, tali attori sono molto attivi in Siria ed in Europa. Vedi Coronavirus, Isis, Profughi e Turchia: Europa sotto Attacco.
Cosa potrebbe fare il terrorismo? Ne parlo nell’articolo appena citato.
Solo un folle potrebbe supporre che i terroristi non cercheranno di approfittare di un mondo nel caos – perlomeno economico e finanziario, forse anche politico.

ONG, fondazioni internazionali, NSA, ecc.
ONG e quant’altro, soprattutto se in versione ecologista, sono gia’ estremamente influenti e potenti. Basti pensare alla Open Society Foundations di Soros.
Fra l’altro, a Davos – meta’ gennaio 2020, quando il mondo ha cominciato ad accorgersi del Coronavirus – George Soros ha annunciato ufficialmente la Open Society University Network. Egli ha donato 1 miliardo di dollari ed invitato altri a donare.

Gli attori principali
Visto che ne abbiamo gia’ ampiamente parlato, faccio una lista con l’aggiunta di qualche nota:
- Russia
- Cina. Fra l’altro, aiutando l’Italia – e non solo – durante l’epidemia di SARS-CoV-2, si sta guadagnando la stima di larghe fasce della popolazione
- Unione Europea. Voglio sottolineare come l’avversione degli italiani verso la UE stia aumentando a dismisura a causa delle decisioni di vari organi internazionali
- Il terrorismo – non solo dell’Isis
- USA
- ONU
- ONG, fondazioni, NSA, ecc.
- La Turchia. Fra l’altro, si tratta del paese che potrebbe sconvolgere totalmente la situazione geopolitica europea e medio-orientale. Visto controllo turco delle rotte da e verso il Mar Nero, la Russia non puo’ agire come vorrebbe nei confronti di Ankara.

GEOPOLITICA: COSA ACCADRA’ NEL MONDO DEL DOPO CORONAVIRUS?
Aspetti generali
Anche se ho dato una risposta parziale con quanto ho scritto finora, la domanda merita un articolo dedicato.
Mi limito quindi ad alcune osservazioni:
- Le passioni scoppieranno, le guerre di idee imperverseranno, la guerra dell’informazione – infowar – diventera’ spietata. Mi aspetto una diffusione mai vista prima della censura – aperta o meno – soprattutto in Europa
- Non vi sara’ una guerra solamente economica, ma anche sociale ed ideologica. Del resto, la fazione globalista-ecologista e’ fortemente radicalizzata
- Tutti saranno piu’ poveri, soprattutto se il sistema economico attuale continuera’ ad incassare colpi
- Molte aziende non sopravviveranno qualunque cosa facciano. Per le altre, vedi il prossimo capitolo
- L’Europa sara’ indebolita. Se dovesse prevalere la fazione della sostenibilita’, l’Europa tornera’ ad essere un retro-bottega. E tornera’ anche ad essere obiettivo di espansione turca dopo alcuni secoli.

Il fattore Turchia
Questa nazione sara’ un elemento fondamentale ed incontrollabile.
In breve:
- Mi aspetto che la Turchia intervenga pesantemente in Europa. Che si limiti a spingere profughi in UE, ad estendere l’influenza presso la popolazione musulmana del continente o ad intervenire con le armi od altri mezzi di pressione, secondo me la Turchia dara’ una spallata all’Europa
- La Turchia cerchera’ di estendere – in qualche forma – la sua influenza in tutti i territori dell’ex impero ottomano, nonche’ a quelli dove vi sono persone di fede musulmana.
- Fondamentalmente, il paese dei sultani tornera’ ad essere il nemico storico delle nazioni europee, nonche’ il possibile dominatore del Medio Oriente
- Credo che la Cina diventera’ il principale avversario di Ankara.

Lo scontro tra spirito nazionale ed il mondo delle ONG: sovranismo contro globalismo
Cominciamo da un caso pratico.
Case study: gli effetti del Coronavirus in Italia
Come e’ evidente in Italia, lo spirito nazionale si sta rafforzando.
Da una parte, “l’incaponimento” nel mantenere aperte le frontiere dei paesi UE – per puri motivi ideologici – ha favorito la diffusione del virus. Dall’altra, l’Unione Europea ha fato ben poco per l’Italia.
Diciamocelo: nel momento della verita’, tutti hanno pensato a se’ stessi e la UE ha pensato solo all’ideologia.
Senza contare che l’orgoglio italiano – Ce la faremo – non e’ mai stato cosi’ forte.
In teoria, avrebbe dovuto essere l’Unione Europea a soccorrere l’Italia, non la Cina.
Il Coronavirus in Italia ha gia’ avuto un effetto: moltissimi italiani guardano ora alla Cina, e comunque non all’Unione Europea.

Globalismo, ONG e dintorni
Tutt’altra storia e’ quella della galassia globalista: ONG, seguaci della sostenibilita’, ecc.
Come visto, costoro saranno in prima linea appena passata l’epidemia. Essi sosterranno che Covid-19 ha dimostrato la necessita’ di cambiare il mondo – ovviamente nei loro termini.
Abbiamo gia’ visto come il movimento comprenda numerosi elementi radicalizzati e fortemente ideologizzati.

Sovranismo e globalismo sempre piu’ lontani
Ho gia’ trattato delo lo scontro tra globalismo e sovranismo in Guerra Aperta tra Globalismo e Sovranismo.
Vorrei rimarcare che il mondo dopo il Coronavirus vedra’ l’intensificarsi di tale scontro. Si potra’ probabilmente parlare di guerra, forse non solo in senso lato:
- Una sorta di guerra civile e’ forse un’ipotesi estrema, ma il ripetersi in grande scala del periodo della tensione italiano di decenni fa e’ probabile – non solo in Italia
- Il conflitto sara’ comunque estremamente aspro.

AZIENDE: CHI VIVRA’, CHI MORIRA?
Il coronavirus e le aziende che chiuderanno comunque
Purtroppo, molte aziende non avranno alcuna possibilita’ di farcela: settimane su settimane – probabilmente vari mesi – di pandemia non lasceranno loro scampo.
Le PMI sono le piu’ esposte, ma ci sono molte grandi aziende in situazioni poco invidiabili.
Le nazioni per cui l’export e’ fondamentale saranno le piu’ colpite. Purtroppo, troppe imprese hanno continuato ad operare secondo il paradigma della stabilita’. Per approfondire questo aspetto, consiglio l’articolo Fare Export Oggi: Imprese ed Instabilita’ Geopolitica, che ho scritto in tempi non sospetti.
Poi c’e’ la’spetto finanziario, con le borse in forte crisi.

Chi Sopravvivera’ nel mondo dopo il Coronavirus?
Le aziende che secondo me sopravviveranno dopo la pandemia:
- Cominciano fina da ora a prepararsi ad operare nell’instabilita’. Queste aziende approfittano del momento per analizzare, studiare ed adattarsi sotto tutti gli aspetti
- Sono pronte ad operare in un nuovo sistema economico e con i nuovi attori
- Se necessario, abbracciano una delle due fazioni – paradigma economico – per essere in pole position. Questo sara’ forse rischioso, ma in alcuni casi potrebbe essere necessario per sopravvivere
- Cercano finanziamenti e partner dove sono disponibili – lasciando da parte ideologie e quant’altro
- Fanno vera impresa, senza contare sullo statalismo. Vedi Internazionalizzazione di Impresa – Una Nuova Era, dove analizzo il concetto di fare impresa.
- Sono condotte da imprenditori che non hanno para-occhi, culturali o di altro tipo.

Quali aziende periranno nel nuovo mondo?
Le imprese che chiuderanno:
- Continueranno a dedicare piu’ tempo alla caccia alle sovvenzioni che a fare vera impresa
- Non vorranno affrancarsi dal sistema burocratico attuale. Questo punto e’ particolarmente vero per l’Italia
- Mantengono pregiudizi culturali assurdi. Voglio fare un esempio: vedo imprenditori che “attaccano” i cinesi in modo assurdo, anche quando la Cina invia preziosi aiuti per affrontare il Coronavirus
- Non comprendono che ci sono delle lotte titaniche in atto: la spallata della sostenibilita’, globalismo contro sovranismo, offensive di nuovi/vecchi attori con enormi ambizioni, ecc.
- Dopo molti secoli, non hanno recepito il messaggio di Vespasiano: Pecunia non olet, il denaro non puzza.
- Continuano a credere all’interpretazione modello Paperoga di: innovazione, Industria 4.0, Society 5.0, ecc. Non e’ questo il luogo dove approfondire questo aspetto, per cui vi consiglio il sito del Progetto Societa’ 5.0 per avere un esempio di cosa sono veramente l’innovazione, Industria 4.0, ecc.
Per inciso, lo sapevate che la Super smart society, ovvero la versione giapponese di Society 5.0, contiene forti elementi ideologici – in particolare globalisti e/o miranti alla cosiddetta sostenibilita’?

Caro imprenditore
Ho un messaggio per gli imprenditori illuminati: usate questo momento per studiare, approfondire, analizzare, organizzare e pianificare.
L’imprenditore del nuovo mondo non si spaventa di fronte all’instabilita’ ed a piu’ di un possibile paradigma economico, sociale e geopolitico.
Se necessario:
- Ipotizzate vari scenari per la vostra azienda
- Preparate piu’ piani alternativi
- Nel dubbio, scegliete la via piu’ flessibile e che vi da’ piu’ possibilita’ di manovra.
In ogni caso, non dimenticate mai risk ed emergency management.
In bocca al lupo!

FAQ
Domanda
Che ne pensa della gestione della pandemia in Italia. Ne verremo fuori?
Risposta
Sinceramente, mi sembra evidente che:
- La gestione dell’epidemia Covid-19 in Italia e’ non solo incomprensibile, ma “dissastrosa”. Lo e’ ora come lo e’ stata da prima della diffusione del Coronavirus
- I gestori dell’emergenza pandemia sono totalmente inadeguati
- C’e’ ben poco interesse reale a salvaguardare le aziende ed il sistema produttivo
- La popolazione sia sempre piu’ insofferente di una situazione che sfugge all’umana comprensione – oltre che molto lontana dagli standard democratici. Opinone mia, ovviamente.
Penso quindi che l’Italia ne verra’ fuori – in condizioni non catastrofiche – solo se il mondo produttivo sapra’ farsi valere. Diversamente, non oso pensare alle conseguenze – o meglio, le conseguenze ipotizzabili sono tali che non occorre andare oltre.

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